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Monza, barriere anti velocità sulle piste ciclabili: l’assessore difende il progetto

Dopo le critiche dell'associazione Monza in Bici l'assessore annuncia l'installazione di altre barriere

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Nessuna marcia indietro da parte della giunta sul caso delle barriere anti velocità per ciclisti. L’assessore alla Viabilità, Federico Arena, non ci sta a passare per quello che se ne frega di ciclisti e pedoni e difende a spada tratta l’idea di installare alcune transenne alternate lungo le ciclabili monzesi in corrispondenza di incroci pericolosi e trafficati.

L’idea è stata contestata duramente dall’associazione Monza in Bici che ha sottolineato la totale mancanza di una strategia a favore della mobilità dolce da parte della giunta.

Secondo Monza in Bici non si dovrebbe ricorrere a paletti e cancelli, ma favorire la limitazione della velocità delle auto a 30 km all’ora in prossimità delle zone residenziali e delle piste ciclopedonali. Le transenne sono state posizionate in tre punti: lungo la ciclabile di viale Regina Margherita agli incroci con via Grossi e via Sacconi e vicino alla porta d’ingresso principale del Parco di Monza. Oltre a quelle che esistevano già più o meno a metà della ciclabile che corre lungo la ferrovia fra via Durini e via Bergamo. Pasquale Scalambrino, presidente di Monza, ha caldeggiato la loro rimozione.

Federico Arena

Tuttavia, la richiesta sembra destinata a cadere nel vuoto. “Le abbiamo messe per la loro sicurezza in prossimità di incroci dove la visibilità è scarsa e dove esistono dei dossi rallentatori per auto – commenta -. Dovrebbero apprezzare questi sforzi anziché creare sempre delle inutili contrapposizioni. E’ vero che la segnaletica dà la precedenza ai ciclisti, ma questo non li autorizza ad attraversare la strada senza guardare. Le transenne servono per farli rallentare, ci si passa tranquillamente e non creano alcun ostacolo”.

Oltre a quelle installate, Arena ha poi annunciato l’arrivo di altre transenne agli ingressi de sottopasso pedonale di via Rota – Grassi, dove i ciclisti scendere e condurre a mano il mezzo.

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