Lega Nord, niente Irap ai nuovi negozi. Ecco i comuni della Brianza interessati

L’obiettivo è quello di far rivivere i centri storici in difficoltà e contrastare in maniera concreta la crisi dei negozi di vicinato.
Lega, niente Irap anche a Desio, Lissone e Seregno. I nuovi negozi commerciali e artigianali che apriranno nei centri storici delle città sopra i 40 mila abitanti, nei capoluogo di provincia e nei piccoli Comuni fino a 3000 abitanti, pagheranno mediamente 3.500 euro di tasse in meno l’anno per i primi tre anni di attività. E’ quanto vale l’emendamento della Lega approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale.
Ad annunciarlo è Alessandro Corbetta, primo firmatario della proposta e consigliere regionale della Lega, intervenuto a seguito dell’approvazione dell’emendamento che estende l’esenzione IRAP precedentemente prevista solo per le città sopra i 50 mila abitanti.
“L’obiettivo è quello di far rivivere i centri storici in difficoltà – prosegue Corbetta – e contrastare in maniera concreta la crisi dei negozi di vicinato con un provvedimento che vale in media più di 10 mila euro che rimarranno nelle casse delle nuove attività. Una crisi che non accenna a diminuire, complice la concorrenza delle grandi struttura di vendita e, da pochi anni ma in costante crescita, quella del commercio online”.
“L’abbassamento della soglia da 50 mila a 40 mila abitanti consentirà ora a molte città lombarde, prima escluse, di rientrare fra i beneficiari della misura “Zero Irap”. In Brianza, per fare un esempio, potranno ora accedere anche Desio, Lissone e Seregno, ma anche Camparada, Correzzana e Aicurzio. Non posso che esprimere soddisfazione anche per l’estensione dell’esenzione anche ai piccoli Comuni lombardi fino a 3000 abitanti, in quanto in queste realtà la funzione sociale delle attività di vicinato è ancora maggiore”.
L’obiettivo del Carroccio è di portare questa misura in tutti i Comuni della Regione, per favorire e sostenere concretamente tutti coloro che, con coraggio e passione, vogliono aprire una nuova attività commerciale o artigianale nei centri storici della Lombardia. “Stiamo già lavorando con l’assessore all’economia Davide Caparini per andare in questa direzione” ha concluso Corbetta.
*Articolo aggiornato alle 18,35