Attualità

Scarcerato da sei giorni, rapina un negozio e si barrica in casa: arrestato

Dopo la rapina era fuggito su un'auto guidata da un complice. Chiuso in casa sua a Verano, è stato preso grazie all'intervento del Comandante dei Carabinieri che ha sfondato la porta a calci

Carabinieri

Era uscito dal carcere il 10 dicembre. Dopo sei giorni, insieme a un complice, ha messo a segno una violenta rapina. Nella serata di domenica 16 dicembre i Carabinieri della Compagnia di Seregno hanno tratto in arresto un 51enne di Verano Brianza e il suo complice, un 36enne di Carate Brianza, per rapina impropria in concorso.

L’episodio si è verificato a Carate. Intorno alle 13 l’individuo ha fatto irruzione nel negozio Moda88.Milano di via Toti, di proprietà di una donna cinese. Una volta entrato, ha repentinamente strappato il registratore di cassa dal bancone. La titolare, Hong Yemi, ha subito tentato di bloccare la sua fuga, ma è stata aggredita e malmenata. Una volta liberatosi, l’uomo è fuggito, prima a piedi e poi a bordo di una vecchia Golf blu guidata da un complice.

La donna ha lanciato l’allarme e sul posto sono giunti i Carabinieri della tenenza locale, che hanno avviato l’attività info-investigativa. Dapprima è stato identificato l’uomo alla guida dell’auto, R.M., nato a Milano nel 1982, residente a Carate Brianza, senza fissa dimora, celibe e nullafacente: il 36enne, rintracciato a Verano Brianza, ha subito ammesso le sue colpe e ha collaborato con gli uomini dell’arma, aiutandoli a ritrovare il registratore di cassa, abbandonato presso la Stazione Ferroviaria di Carate-Calo.

Il proseguo dell’attività investigativa ha poi portato all’individuazione del complice, M.P., nato a Valguarnera Caropepe nel 1967, residente a Verano Brianza, pregiudicato, celibe, nullafacente, uscito dal carcere solo sei giorni prima. All’arrivo dei militari, l’uomo ha tentato di barricarsi in casa a Verano: solo grazie all’intervento del Comandante Salvatore Vetrugno, che ha sfondato la porta con un prodigioso calcio, è stato tratto in arresto.

La perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire l’intera somma di 360 euro che, insieme, al registratore di cassa, sono stati restituiti all’avente diritto. I due sono stati portati in carcere: prevista per oggi, lunedì 17 dicembre, la direttissima.

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