Politica

Brianza Sicura, la trasparenza amministrativa non decolla

Alla conferenza convocata per illustrare i risultati di un inchiesta erano presenti solo 9 amministrazioni su 55

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In Brianza la trasparenza amministrativa c’è, ma non sempre si vede. E’ stato così che l’associazione Brianza Sicura, da anni in prima linea a favore della legalità e contro le infiltrazioni mafiose nella cosa pubblica, ha riassunto il senso dell’indagine condotta per verificare livello di trasparenza dei siti dei 55 Comuni della Provincia. Una verifica che ha dato risultati in chiaro scuro, che dimostrano come su questo fronte ci sia ancora molto da lavorare.

Un vuoto (oltre a un certo disinteresse) confermato dalla scarsa partecipazione alla conferenza convocata dall’associazione martedì mattina in Provincia di Monza e alla quale erano invitate tutte le amministrazioni, ma che alla fine quelle presenti erano solo nove: Vimercate, Muggiò, Seregno, Lissone, Besana Brianza, Varedo, Cesano Maderno, Barlassina e Bovisio Masciago.

La ricerca è arrivata alla conclusione che tutti i Comuni, tranne due, hanno un link attivo alla sezione amministrazione trasparente. Tuttavia, le buone notizie finiscono più o meno qua perché ben 40 amministrazioni su 55, per esempio, non pubblicano i redditi degli amministratori. Delle 40, 35 non sono obbligati a farlo, ma diciamo che uno sforzo in tal senso favorirebbe non poco quel processo di avvicinamento fra Comune e cittadino di cui si parla molto spesso.

Altro elemento negativo è la pubblicazione on line di dati non facilmente rielaborabili perché pubblicati in formati non adeguati. “Il messaggio – spiegano i responsabili dell’associazione – è che la trasparenza equivale a una vaccinazione. La fai quando sei sano per prevenire delle malattie. Vaccinarsi quando oramai sei malato non serve a molto”.

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