Cultura

Sulbiate, in Ex Filanda quattro mostre in difesa della donna

Inaugurata sabato pomeriggio alla Ex Filanda di Sulbiate quattro mostre delle scuole del territorio contro la violenza sulle donne in occasione della Giornata Internazionale.

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Uno slogan semplice per un ideale senza età e distinzioni di genere. E soprattutto, d’attualità.

È questa l’essenza profonda di RispettaMi, un calderone di emozioni “a tinte rosa”: quattro mostre, uno spettacolo (prodotto e inscenato da DelleAli Teatro) e un aperitivo per celebrare a dovere la Giornata Internazionale contro il Femminicidio. La cornice è quella suggestiva e inclusiva dell’Ex Filanda di Sulbiate, che per la ricorrenza speciale, come spesso accade, ha voluto strafare, prendendola con la rincorsa. Perchè un giorno solo non basta…

L’idea proviene dal bassom. O meglio, dal giovane che avanza, e ha prodotto quattro mostre, inaugurate sabato pomeriggio alla “fabbrica del saper fare” e visitabili anche domenica 18 e sabato 24 (più eventuali aperture extra per associazioni, scuole e gruppi informali su appuntamento): due realizzate dagli studenti del Liceo Artistico Nanni Valentini di Monza, una a testa dai “novelli” dell’IIS Einstein (dove l’Artistico è partito quest’anno con le prime due sezioni) e dalla Secondaria di I° grado Manzoni di Vimercate. Tante proposte, realizzate concretamente tra lo scorso anno scolastico e l’incipit di quello in corso, convertite in arte e installazioni che guardano alle forme e agli stili più svariati.

Oggetto delle creazioni, un tema sul quale i numeri ISTAT non finiscono mai di aggiornare, e stupire per la recrudescenza degli episodi. Come le scarpette rosse in bella mostra sulla recinzione del complesso. Dipinte dagli alunni della Manzoni, sono entrate velocemente nell’immaginario comune e in maniera incredibilmente efficace, a ricordare un fenomeno sociale, quello degli abusi ai danni del gentil sesso, in costante aggiornamento. O come i nomi di donne scanditi su tavolette di legno dagli studenti del Nanni Valentini, diventate con le loro storie popolari, simboli della lotta al femminicidio.

Senza dimenticare il realismo dei ritratti fotografici femminili, realizzati sia in esterna che al chiuso, dove i ragazzi dell’Istituto sono riusciti a raccontare con grande professionalità la donna nei suoi ruoli quotidiani in un maxi omaggio. O ancora, l’immagine di un sopruso ai danni di una donna, riflessa nell’occhio di un volto femminile: idea di grande sentimento e profondità, nata da un gruppo di studenti del Nanni Valentini che hanno lavorato al tema sociale legando la fantasia creativa al realismo della piaga sociale. Insomma, messaggi inequivocabili e accorati, quelli degli studenti, che riassumono una presa di posizione chiara a difesa della donna e della violenza, in qualunque contesto.

Ad accompagnare i ragazzi nei loro progetti intrisi di arte e sociale e ad alto contenuto creativo, sono stati docenti e professionisti del campo fotografico e artistico. Vedi l’associazione FutureLab, realtà locale giovane e in continua crescita. O come il fotoreporter Enrico Mascheroni, direttore artistico dell’Ex Filanda. Già affermato a livello internazionale per la documentazione fotografica di migrazioni ed esodi socio-culturali, ha seguito da vicino il progetto in veste di curatore.

“Diciamoci la verità, è triste trovarsi qui a inaugurare una mostra sul femminicidio – ha sottolineato Stefano Radaelli, direttore dell’Ex Filanda all’inaugurazione – Non è una gran celebrazione, perchè vuol dire che di strada da fare ce n’è ancora tanta. Abbiamo cercato di prendere la strada più efficace cercando di valorizzare quello che le scuole stanno facendo e hanno già fatto, il Liceo Nanni Valentini, l’Einstein e la Manzoni di Vimercate. È bene che di questo tema della tutela delle donne si cominci a parlarne dall’età in cui si frequenta la scuola. Un tema che peraltro viene valorizzato nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro”.

Oltre ai ragazzi delle classi coinvolte nel progetto, è intervenuto alla vernissage anche il vicepreside dell’Istituto Einstein Donatella Bonati, che ha messo l’accento sul grande lavoro della scuola nell’inserirsi nella mostra nel giro di poche settimane, con tutte le difficoltà dell’esordio del Liceo Artistico.

Mentre il dirigente del Nanni Valentini, Guido Soroldoni, ha apprezzato l’idea dei docenti e degli studenti di tappezzare la scuola con le scritte rosse recanti i nomi delle donne sul legno. Un piccolo segno per ricordare che nella quotidianità la relazione fra persone dovrebbe reggersi in maniera diversa che non sulla violenza. Presenti all’inaugurazione nella sala esposizioni della mostra, condita da una videoproiezione a tema e aperitivo, centinaia di curiosi e appassionati.

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