Ambiente

Renate, olio chimico nel Rio Fassarone. Lega: “Basta: in Brianza è un’emergenza continua!”

Operatori al lavoro da tre giorni consecutivi per drenare lo sversamento chimico rilasciato da ignoti tra Veduggio e Renate.

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Un liquido oleoso e scuro versato nella zona dei Cariggi, al confine tra Veduggio e Renato, molto probabilmente da qualche malintenzionato ancora da identificare. Una sostanza inquinante che potrebbe aver messo a rischio la fauna ambientale. Il danno è stato fatto tra mercoledì e giovedì e, questa mattina, gli operatori erano ancora a lavoro per aspirare il liquidi e gli addetti si sono premurati di fare anche qualche prelievo proprio per capire se le sostanze gettate, idrocarburi e oli, sono dannose e in che grado.

Infuriato Alessandro Corbetta (Lega): “porterò la questione in Consiglio Regionale”

L’episodio ha attirato ovviamente anche l’attenzione del consigliere leghista, originario proprio del besanese, che ha fatto sapere: “Nei giorni scorsi qualche infame ha scaricato qui oli e sostanze inquinanti – scrive Alessandro Corbetta – è vergognoso che nel 2018 ci siano ancora così tanti casi del genere: in Brianza è un emergenza continua! Porterò la questione in Consiglio regionale perchè servono più controlli in modo da individuare con certezza i responsabili e fargliela pagare cara”. Un commento forte e diretto che però ha raccolto il consenso di diverse persone soprattutto alla luce del grave danno che è stato fatto all’ambiente: gli operatori, infatti, stanno lavorando da tre giorni per tentare di risolvere il problema.

Nel Rio Fassarone olio chimico: indagini ancora incorso

Al momento sono ancora ignoti i responsabili di questo gesto che rappresenta un serio pericolo di contaminazione sia per l’ambiente che per la fauna acquatica.

Anche il Comitato delle Bevere è intervenuto con alcuni professionisti: “questo è un grave episodio di inquinamento – fanno sapere – con i nostri professionisti abbiamo fatto dei campionamenti di acqua e terreno da sottoporre ad analisi chimiche e effettueremo, con gli esperti naturalisti, un’indagine IBE per valutare l’impatto del disastro”. Ovviamente, la prima speranza è che questi oli non siano così pericolosi come si teme ma, si fa forte tra cittadini e residente, la voglia che i colpevoli vengano puniti per tale gesto.

 

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