Cultura

Gherardo Colombo ospite d’onore alla 13° edizione del Premio letterario Brianza

Il concorso, presieduto da Gianna Parri, è stato istituito per valorizzare opere edite, saggi e racconti inediti legati al territorio.

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L‘ex magistrato Gherardo Colombo, da anni impegnato nell’educazione alla legalità di centinaia di migliaia di studenti italiani, sarà l’ospite d’onore della tredicesima edizione del premio Brianza 2018. La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 10 novembre alle 16,30 in sala Maddalena.

Dopo Andrea Vitali, Sveva Casati Modignani, Ivan Cotroneo, Aldo Cazzullo, Davide Van de Sfroos, la senatrice e scienziata Elena Cattaneo, la giuria ha voluto premiare come personalità dell’anno l’ex magistrato Gherardo Colombo per ricordare/celebrare i 70 anni dell’entrata in vigore della Costituzione italiana.

Dopo 33 anni in magistratura e tante inchieste celebri, dalla Loggia P2 a mani pulite, Gherardo Colombo dal 2007 ha cambiato vita.
Oggi gira per le scuole italiane per parlare di legalità, libertà e democrazia. Il suo credo? “Educare alla libertà” con un paio di punti fermi: è vietato educare all’obbedienza, è vietato insultare e picchiare i bambini.

Gherardo Colombo sarà ospite d’onore della tredicesima edizione del Premio letterario Brianza, istituito nel 2006 dall’Associazione Mazziniana Italiana, presieduta da Gianna Parri, per valorizzare opere edite, saggi e racconti inediti legati al territorio.

La giuria tecnica, composta da scrittori, docenti, giornalisti e professionisti della comunicazione ha letto e valutato, tra febbraio e giugno, una cinquantina  di volumi pubblicati nell’ultimo anno da autori brianzoli o che hanno scelto la Brianza per ambientare la propria opera.

Una volta selezionati i tre finalisti la giuria tecnica ha incaricato una giuria “popolare” formata da sei gruppi di lettura delle biblioteche della Brianza, di esprimere il giudizio definitivo

Se il risultato del voto sarà rivelato in diretta durante il pomeriggio è già nota la terna dei finalisti nella categoria editi a cui saranno attribuiti il “Premio della Critica” e il “Premio della giuria popolare”. Ecco i nomi:

Alessandro Robecchi, “Follia Maggiore”, Sellerio

Alessandro Robecchi è stato editorialista de Il manifesto e una delle firme di Cuore. È tra gli autori degli spettacoli di Maurizio Crozza.

C’è un piccolo cammeo monzese anche nel suo thriller “Follia maggiore” dove due coppie di detective sono al lavoro per risolvere il delitto di Giulia, il grande amore e il grande rimpianto di Umberto Serrani, elegante, anziano, ricco signore che venticinque anni dopo vuole venire a capo di quella morte assurda. Dialoghi tesi, umorismo di costume e un intreccio di storie e caratterizzano l’opera di Robecchi che qui alza il velo sull’agonia silenziosa del ceto medio e riflette sulle cose perdute che non torneranno.

Andrea Salonia, “Domani chiameranno domani” (Mondadori)

Comasco, classe 1971, medico e professore associato in Urulogia all’università Vita e Salute San Raffaele, Andrea Salonia è al suo debutto letterario, ma il suo primo romanzo è stato proposto da Rosellina Archinto all’ultimo Premio Strega con questa motivazione:.

“Un romanzo intenso dalla scrittura densa e piena di pathos. Un romanzo in cui l’acciaieria fa da sfondo ad un groviglio di sentimenti analizzati spietatamente. Un ritmo incalzante. L’ingegnere Augusto C. è uomo metodico, rigoroso, arido di parole, è pugliese di Manduria, famosa per il suo vino rosso, il Primitivo, tramandato nei secoli a partire dagli antichi Messapi. È stato il direttore della più grande fabbrica italiana di acciaio. Accusato di disastro ambientale, è agli arresti domiciliari in attesa della sentenza definitiva”

Marco Speciale, “Il nome della notte” (Ex Cogita)

Il monzese Marco Speciale, già nella terzina dei finalisti lo scorso anno con “Prima dei titoli di coda” ha ancora una volta convinto la giuria.

Tra le pagine de “Il nome della notte” ci sono strade, luoghi, persone che i monzesi potranno facilmente ritrovare. E’ una Monza regale, dalle tinte noir dove  prostituta di colore viene ritrovata morta, un misterioso gruppo xenofobo fa la sua comparsa a intorbidire le acque e le mafie -nostrane e d’importazione- non stanno a guardare. Sarà un anomalo vice questore, privo di traversie sentimentali e innamorato della propria famiglia, a provare a riannodare i fili dell’intricata vicenda dai forti risvolti mediatici.

 

Una menzione speciale per le opere edite va alla monzese Michela Tilli con “Basta un attimo” (Garzanti)

Per la sezione saggi sarà premiata l’opera dell’artista, filosofo e imprenditore monzese Giuseppe Locati “L’arte e il pensiero” (Mondadori), pubblicato in occasione della recente mostra delle opere di Locati negli appartamenti di Umberto e Margherita in Villa Reale

Sono inoltre segnalati i saggi di Enrico Currò “Mario Fossati e la storia del giornalismo sportivo in Italia. 1945-2010” (Bolis edizioni).

PaoloVirdi  “Hockey pista, un grande romanzo” (lineeinfinite edizioni)

Premio speciale per la sceneggiatura al monzese Andrea Valagussa, autore della fiction Rai “La strada di casa” (Felici editore) e dei più amati sequel di Rai Uno come Don Matteo e Che Dio ci aiuti .

Per la sezione inediti invece saranno premiati i primi tre classificati  del concorso di racconti    Libera il racconto …”, valutato da una Giuria Giovani, composta da un gruppo di studenti dell’Istituto Mapelli e del Liceo Bianconi di Monza.

Nel corso del pomeriggio, presentato dall’attore van Ottavianio,  saranno letti i brani più significativi delle opere premiate.

Il Premio Brianza è patrocinato e sostenuto da Comune di Monza, Comune di Lissone, Comune di Aicurzio, Comune di Bernareggio, e supportato da  Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Brianza Acque.

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