Salute

Fondazione MBBM: taglio del nastro nel reparto per i bimbi prematuri

I nuovi spazi del reparto di Terapia Intensiva Neonatale sono organizzati in ‘single family room’ per accogliere i bimbi prematuri e le loro famiglie.

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Si è tenuta oggi l’inaugurazione ufficiale dei nuovi spazi del reparto di Terapia Intensiva Neonatale della Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma, punto di riferimento nell’accoglienza e la cura dei bimbi prematuri.

Il taglio del nastro si è svolto alla presenza del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, affiancato da Giuseppe De Leo, presidente della Fondazione MBBM, Giovanni Verga, presidente del Comitato ML Verga e Paolo Tagliabue, direttore del reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale della Fondazione MBBM.

Hanno partecipato Massimo Giupponi, direttore generale ATS Brianza, Matteo Stocco, direttore generale dell’ASST di Monza e Dario Allevi, sindaco di Monza.

Il reparto di terapia intensiva neonatale dispone di 12 posti letto per le cure intensive ed è organizzato in single family room di circa 24mq ciascuna dove il neonato può essere accolto in un ambiente che favorisca la presenza costante e il contatto con i familiari. Accanto ai letti di terapia intensiva, il reparto comprende 14 stanze unifamiliari per le cure intermedie.

Il modello organizzativo, tecnologico e strutturale per le cure intensive neonatali di Monza è stato presentato come esempio d’eccellenza di reparto ‘accogliente e smart’ lo scorso ottobre al congresso dell’Union of European Neonatal and Perinatal Societies (UENPS) di Bucarest, che ha riunito le società di neonatologia e perinatologia europee.

La Neonatologia monzese è inoltre inserita nel database internazionale Vermont Oxford Network, che comprende tutte le neonatologie europee e mondiali e che mette a confronto la qualità e gli esiti delle cure ai piccoli sotto i 1.500 grammi, consentendo un continuo aggiornamento e un livello massimo di eccellenza.

“Abbiamo scelto questa data, che anticipa la giornata della prematurità che si celebra in tutto il mondo sabato 17 novembre – ha commentato Paolo Tagliabue, direttore del reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale della Fondazione MBBM – per sottolineare l’importanza di offrire ai nati pretermine in un ambiente di cura progettato appositamente per loro. Il modello delle single family room della Fondazione MBBM, primo a essere realizzato in Italia, permette ai genitori e al bambino di affrontare con più serenità un momento difficile come la nascita prematura e il periodo del ricovero, che spesso si protrae per alcuni mesi”.

 

Come attestano numerosi studi scientifici, favorire la presenza costante e il contatto di mamma, papà, fratelli e familiari rende più efficaci le cure: le single family room, facilitando tale interazione, garantiscono effetti positivi come la riduzione delle infezioni, l’incremento dell’alimentazione con latte materno, una migliore crescita, la riduzione della durata della degenza.

“Siamo felici di accogliere oggi, per questo momento di inaugurazione ufficiale, il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana – ha dichiarato Giuseppe De Leo, presidente della Fondazione MBBM – l’impegno dei nostri medici e di tutto il personale all’interno del reparto di Terapia Intensiva Neonatale ci ha consentito di realizzare questa Terapia Intensiva Neonatale family, unica in Italia. L’attenzione alla cura del neonato, accanto all’attività di ricerca svolta all’interno dell’intera area materno-infantile gestita dalla Fondazione MBBM rappresenta l’esempio evidente della validità della collaborazione pubblico-privato”.

Tecnologia e comfort nelle single family room

Il reparto, ispirato ai modelli presenti in importanti strutture ospedaliere statunitensi ed europee (il Rainbow Babies & Children’s Hospital di Cleveland, il Karolinska Institute di Stoccolma o il Màxima Medical Centrum di Eindhoven in Olanda) rappresenta un esempio di come anche l’attenzione alla bellezza degli ambienti sia una parte essenziale della cura: le stanze, colorate, che accolgono il neonato con la sua famiglia sono arredate in modo caldo e confortevole, inoltre sono presenti degli spazi dedicati e gestiti autonomamente dai familiari. Si tratta di un importante risultato frutto della collaborazione di neonatologi, infermieri, genitori, ingegneri e architetti.

Il reparto, si caratterizza per un avanzato profilo tecnologico: grazie a una piattaforma informatica certificata, dati e allarmi, provenienti da monitor e dispositivi medicali, arrivano al personale medico e infermieristico attraverso smartphone dedicati.

Inaugurata nel 1972, la Neonatologia di Monza (comprensiva di Nido, Terapia Intensiva e Cure Intermedie) è stata una delle prime neonatologie italiane ad essere inaugurata; fin dalla sua nascita si è caratterizzata per una particolare sensibilità nei confronti della umanizzazione, favorendo la cura del neonato all’interno del contesto familiare. È attualmente l’unico punto nascita della città di Monza, ove ogni anno nascono circa 3.000 neonati.

Nel 2016 il reparto di cure intensive ed intermedie, centro di riferimento per il neonato a rischio dell’’intera Brianza con circa 500 ricoveri all’anno, è stato completamente rinnovato. I neonati di peso inferiore a 1500g (circa 80 ogni anno) sono i pazienti più fragili, possono rimanere ricoverati anche per mesi e necessitano della costante presenza dei genitori.

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