Sociale

Besana. La comunità unita per realizzare un parchetto aperto a tutti, e di tutti

Come da tradizione, il 25 novembre in tutti gli oratori di Besana si terrà il Pranzo Solidale: quest'anno, occasione per raccogliere fondi per un importante progetto: realizzare un parco giochi inclusivo.

besana parco giochi inclusivo

Un parco giochi pubblico accessibile anche alle persone con disabilità da realizzarsi a Villa Raverio, in corso Matteotti. Questo il bel progetto che sta nascendo grazie alla proposta della Cooperativa Solaris, che da anni si occupa di persone con disabilità e dipendenze, insieme a tutta la comunità Besanese.

A questa idea, che farà sicuramente felici i bambini, infatti possono partecipare tutti con proposte, donazioni, offerte, lavori. “Il parco è aperto a tutti, letteralmente”, commenta il Sindaco Gianni Cazzaniga che ha presentato la prima bozza di lavoro insieme ad alcuni protagonisti dell’iniziativa.

UN PRANZO SOLIDALE

Il parchetto con i giochi, a Villa Raverio, in effetti esiste già. La Cooperativa Solaris però, abituata e consapevole delle difficoltà quotidiane che vivono i bambini con disabilità, ha deciso di puntare un pochino più in alto proponendo all’amministrazione l’idea di creare un parchetto pubblico adatto a tutti. “Non vogliamo che sia un parco inclusivo – spiegano i responsabili – ma un parco dove i giochi sono adatti a tutti, sia al bambino piccolo che al bambino sulla carrozzella. E’ una bella impresa, lo sappiamo, ma siamo certi che la comunità besanese risponderà positivamente a questo progetto”.

Progetto che sarà presentato ufficialmente domenica 25 novembre, giorno di Santa Caterina (la fiera ricordiamo è anticipata a sabato 24, ndr), durante l’oramai tradizionale Pranzo Solidale organizzato in contemporanea negli Oratori della città.

IL PROGETTO

Il progetto per ora è solo una bozza che prende forma giorno dopo giorno, ma le idee sul tavolo sono già moltissime. La parte più pratica, se così la possiamo definire, la segue Il Circolo Interprofessionale Architetti Geometri Ingegneri Periti Edili Alta Brianza che spiegano: “Alcuni giochi già presenti avranno bisogno solo di qualche modifica, altri invece andrebbero inseriti – spiegano – le idee sono molte e diverse, tutto dipende ovviamente dal budget che avremo a disposizione. Di sicuro, andrà modificato l’accesso al parchetto perché non adatto a chi ha disabilità e, dato che di Giardino Incantato si tratta, abbiamo in mente di fare una cosa carina per i bambini: l’attuale parco è vicino alla ferrovia e il treno, si sa, rappresenta sempre un’attrattiva per i più piccoli, quindi ci piacerebbe ricreare qualcosa all’interno del parco che richiami propri i treni”.

Un parco aperto a tutti letteralmente, dicevamo all’inizio. E infatti, al progetto parteciperanno anche tutte le scuole paritarie e l’Istituto Gandhi: gli studenti avranno l’importante compito di realizzare i cartelli informativi che verranno poi installati all’interno del parco, con le regole e i metodi di utilizzo dei giochi.

“I cartelli però non saranno scritti – ci spiegano – ma verranno realizzati utilizzando una comunicazione aumentativa e il braille. Inoltre, stiamo pensando di far realizzare anche dei pannelli grafici con delle fiabe che un collegamento proprio con l’inclusività – e concludono – il nostro obiettivo  è che questo parco insegni a tutti una nuova lingua, quella che ti permette di capire che bisogna accettare anche le diversità”.

LA MANUTENZIONE

Al primo vero tavolo di confronto tra amministrazione, Cooperativa Solaris, rappresentati delle scuole e delle comunità pastorali, si sono avanzate molte proposte interessante ma si è, ovviamente, pensato anche al dopo – realizzazioni: cioè alla manutenzione dello stesso parchetto.

Mi auguro vivamente che il fatto che questo parchetto sia di tutti possa essere anche un valido motivo per sensibilizzare la comunità: tutti ne saremo responsabili – commenta il Sindaco Sergio Cazzaniga – non vogliamo che sia un vero e proprio parco inclusivo proprio perché non vogliamo che alla sera i giochi siano chiusi col lucchetto. Non si può negare ovviamente che potranno esserci atti di vandalismo, come ci sono in molti altri parchi, anche di altri comuni – spiega – adesso non voglio pensare all’idea di installare delle telecamere, ma comunque Il Giardino Incantato sarà controllato, dall’Amministrazione e da tutti i cittadini che hanno partecipato al progetto”.

Di sicuro, però – fanno sapere i rappresentati del Circolo Archittetti: “lavoreremo molto sull’illuminazione, primo deterrente contro i vandalismi”.

 

 

 

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