Cultura

Triante, la biblioteca taglia il traguardo dei 20 anni tra novità e progetti

Il 23 novembre si festeggerà con una lettura scenica sulla Prima Guerra Mondiale. Intanto ci sono nuovi orari di apertura. A breve un progetto dedicato ai bambini. Ancora polemiche sulla sala studio.

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Il XXI secolo stava per iniziare. In Italia si usava ancora la lira e i telefonini non avevano ancora creato quella dipendenza di cui siamo ormai tutti un po’ vittime. Era il 28 novembre 1998. E, tra le altre cose, a Triante, uno dei quartieri più popolosi di Monza, nasceva la Biblioteca. Che il prossimo 23 novembre festeggerà il compleanno in una maniera semplice, ma molto significativa.

“Anche se i fondi sono pochi e non possiamo permetterci grandi celebrazioni, abbiamo deciso di legare i 20 anni della nostra Biblioteca al Centenario della fine della Prima Guerra Mondiale – spiega Paola Meregalli, responsabile della biblioteca Triante, da circa un anno intitolata ad Aldo Juretich – ci sarà una lettura scenica da “Un anno sull’Altipiano”, un libro di Emilio Lussu, a cura di Nice Fiorentini, Eliana Agazzi e Guido Garlati”.

La biblioteca comunale, che nei suoi due decenni di vita è diventata uno dei punti di riferimento di Triante, si pone anche l’obiettivo di non essere un’istituzione immutabile. Ma di seguire l’attualità e adeguarsi ai tempi e ai cambiamenti di una società in evoluzione.

E, così, dal 18 ottobre ha modificato i propri orari di apertura. Resta ferma la chiusura del lunedì e del giovedì mattina, oltre a quella giornaliera tra le 12.30 e le 14.30. Ma il cancelletto di via Monte Amiata resterà aperto sempre, con l’eccezione del sabato, fino alle 19 invece delle tradizionali 18.30. E non ci saranno più le due chiusure posticipate alle 20.30 del mercoledì e del venerdì.

“Si tratta di due ore in meno di apertura settimanale rispetto agli orari precedenti – afferma Meregalli – è una scelta, però, che abbiamo fortemente voluto perché negli ultimi due anni avevamo notato che il mercoledì e il venerdì, nella fascia dalle 19 alle 20.30, non c’erano persone in biblioteca. Quindi, in realtà, con i nuovi orari, non si chiede alcun sacrificio all’utenza”.

Le novità per la biblioteca Triante non finiscono qui. A breve, infatti, partirà anche il progetto “Animiamo l’angolo del racconto”, che, più di un anno fa, quando in Comune il sindaco era ancora Roberto Scanagatti, è stato tra i vincitori della seconda edizione del Bilancio Partecipativo (leggi qui). Negli spazi di via Monte Amiata si punta ad organizzare un’attività di lettura per i bambini e ad acquistare libri per i più piccoli.

“I 6mila euro di finanziamento pubblico erano disponibili già da alcuni mesi e tra poco saremo pronti a partire – annuncia la responsabile della biblioteca Aldo Juretich – ho già contattato 6 tra associazioni e cooperative teatrali per allestire un programma in grado di proporre spettacoli per i nostri utenti più piccoli. Si tratterà di un’offerta variegata, come era nell’idea originaria del progetto – continua – l’iniziativa dovrebbe partire a gennaio, ma probabilmente già per Natale riusciremo a proporre il primo spettacolo”.

Tra i cambiamenti che hanno interessato la biblioteca Triante negli ultimi mesi c’è stato anche lo spostamento della sala studio, che era ospitata, in teoria provvisoriamente, nella cosiddetta sala gialla, al Centro civico del quartiere, inaugurato un anno fa (vedi l’articolo). Un trasferimento di pochi metri. Che, però, negli ultimi mesi, ha creato più di una polemica per gli orari di apertura e la funzionalità degli spazi.

Una protesta che si è inserita, la scorsa estate, in un contesto più ampio. Che ha visto gli studenti monzesi, in particolare universitari, manifestare davanti al Comune per chiedere attrezzature e infrastrutture più adeguate alle loro esigenze di studio (qui l’approfondimento). E a Triante le difficoltà, da questo punto di vista, continuano a non mancare.

“Sembra che nel Centro civico stia per essere realizzata una parete mobile – spiega Paola Giovannetti, cittadina che era stata la proponente del progetto ‘Allestimenti per sala studio/spazio polifunzionale presso nuovo Centro Civico Triante’ (qui i dettagli), tra i vincitori dell’edizione 2015 del Bilancio partecipativo– questo, oltre a rendere lo spazio più buio, probabilmente ci impedirà di avere accesso in sala studio al Wi-Fi, che già oggi è molto scarso perché soggetto alla connessione in arrivo dalla biblioteca. Eppure il Wi-Fi era uno dei punti principali del progetto vincitore del Bilancio partecipativo”.

Sarà anche per questa mancanza che il numero di studenti che frequentano la sala studio del Centro civico Triante non decolla. “Mediamente ci sono 6-7 studenti ogni giorno – afferma Giovannetti – probabilmente preferiscono altri spazi, anche perché gli orari di apertura restano limitati e soggetti alla disponibilità anche di volontari”. Indietro, comunque, non si dovrebbe tornare. “La biblioteca è la biblioteca, non siamo attrezzati per essere anche una sala studio” sostiene Meregalli.

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