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Monza-Triestina 1-1, ma è Berlusconi il mattatore della serata

Un rigore generosamente concesso alla Triestina nel finale di partita ha rovinato la festa al neoproprietario del Monza, Silvio Berlusconi, e ai tifosi brianzoli.

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Un rigore generosamente concesso alla Triestina nel finale di partita ha rovinato la festa al neoproprietario del Monza, Silvio Berlusconi, e ai tifosi brianzoli nel giorno del debutto allo stadio Brianteo dell’ex presidente del Milan.

Fino al 41’ del secondo tempo tutto era andato bene: l’impianto di viale Sicilia, abbellito dal restyling eseguito in settimana, si era riempito oltre le 3mila presenze contro le 2mila registrate nel derby col Renate, la curva Davide Pieri aveva dato spettacolo col tifo, lo storico gemellaggio con gli ultras della Triestina era stato celebrato, in tribuna Vip non c’erano stati problemi di ordine pubblico nonostante le autorevoli presenze, e in campo la squadra allenata da Marco Zaffaroni aveva giocato benissimo riuscendo finalmente a passare in vantaggio a metà ripresa. A rompere le uova nel paniere ci ha pensato Ayroldi che ha ritenuto volontario un fallo di mano di Riva, ma che non era stato altrettanto severo nel primo tempo in occasione di un contrasto in area giuliana ai danni di D’Errico. Berlusconi non l’ha presa bene questa decisione del “fischietto di Molfetta”, come dichiarato prima di salire in auto nell’antistadio: L’arbitro non ha reso possibile la nostra vittoria. Non si danno rigori quando un pallone non indirizzato a rete urta un braccio di un giocatore difendente. Il Monza ha però giocato bene: in molte situazioni ho visto giocatori che hanno fatto gesti di classe. La Triestina ha commesso troppi falli, ha giocato un calcio troppo fisico, però è una bella squadra. I miei ragazzi hanno bisogno di raggiungere una consapevolezza di quello che possono fare, di una certa preparazione psicologica. Per questo un giorno trascorreranno con me alcune ore nella mia università, dove gli trasmetterò la mia filosofia. Con loro si possono fare buone cose. Poi naturalmente dovrò anche cercare dei rinforzi che dovranno essere giovani, italiani e non tatuati. Kakà? Nel corso di una telefonata con Galliani (nuovo amministratore delegato del Monza, ndr) ha detto che gli piacerebbe tornare a giocare nel Monza. Adriano gli ha detto ‘Perché no?’. Lui ha riflettuto un giorno e poi ha risposto che vuole stare vicino ai suoi ragazzi”.

Ma riavvolgiamo il nastro degli eventi della giornata. Il Brianteo si presenta ripulito e riparato quasi dappertutto (in tribuna stampa no), l’impianto di illuminazione è perfetto, le panchine nuove, i cartelloni pubblicitari tradizionali sono affiancati da quelli nuovi a Led, la tribuna Vip è stata spostata da sopra a sotto l’ingresso principale, le strisce dei parcheggi sono state ridisegnate. Lo stadio si riempie grazie agli oltre mille nuovi (o vecchi recuperati) tifosi. Il clima è già da Serie B, con la curva colorata grazie a centinaia di bandierine sventolanti e la scritta gigantesca “Questa è Monza”.Gli ultras di Monza e Triestina si incontrano sventolando bandieroni al centro del campo e sugli spalti compaiono gli striscioni con scritto “35 anni: passano le generazioni, mai i vecchi valori” e “Monza + Trieste = fratellanza”. In tribuna Vip arrivano i… Vip: si riconoscono l’avvocato Leandro Cantamessa, nuovo legale del Monza, il giornalista Gigi Marzullo e l’eurodeputata di Forza Italia, Lara Comi. Poi arriva la vecchia dirigenza biancorossa, che in parte è ancora in sella. E infine, loro: Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, accompagnati da Paolo Berlusconi e dagli altri dirigenti Fininvest. L’ex presidente del Consiglio si era fermato nell’antistadio per farsi intervistare anche all’arrivo al Brianteo. “Perché sono tornato nel calcio? Monza è la squadra di una città importante, conosciuta nel mondo per la Formula 1. La squadra, presumibilmente rafforzata, potrà salire dalla Serie C alla B e magari alla Serie A. La mia casa è a 8 minuti dallo stadio, dunque mi sento monzese di elezione. I monzesi sono quelli che quando nascono il padre li butta sui vetri: quelli che sono in circolazione sono quelli che sono riusciti a rimanere su… I monzesi ne sanno una più del diavolo. Credo che anche questo abbia contato nel fare la scelta di gettarmi in questa nuova avventura con una squadra di calcio. Vorremmo fare una società modello, con vivai per i giovani, e avere una prima squadra tutta di giovani italiani, ligi a certe regole che il calcio attuale non considera più. Dunque una squadra di giovani ordinati, che si presentano bene, senza barba, senza tatuaggi e senza orecchini, educati, ben vestiti, che firmino autografi leggibili, in campo leali, corretti, rispettosi dell’arbitro. Spero che il Monza diventi l’esempio per le altre società per un nuovo corso del calcio italiano”.

Il neoproprietario del club di via Ragazzi del ‘99 è poi sceso negli spogliatoi per spronare i ragazzi biancorossi: una parte del suo discorso è stata ripresa con uno smartphone e da lui twittata. “Sono qui a vedere la prima partita ha detto Berlusconi nel suo messaggio – Non vi nascondo che sono un po’ emozionato. E a voi dico: mi raccomando. Avevo alcune frasi che dicevo ai miei giocatori. Una era questa: ricordatevi che chi ci crede combatte, chi ci crede supera tutti gli ostacoli, chi ci crede vince. Quindi credeteci, andate in campo e vincete con almeno 3 goal di scarto”

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Purtroppo il Monza ha solo pareggiato, racimolando il secondo punto nelle ultime 3 partite, ma il gioco mostrato oggi fa ben sperare per raggiungere l’obiettivo primario, ossia arrivare al mercato invernale tra le prime in classifica.

Zaffaroni ha recuperato Guidetti, tornato a fare il regista al posto di Giorno, ma ha perso Reginaldo per un leggero infortunio. A centrocampo si è rivisto Palesi al posto di Barba.

Il tecnico dei giuliani Massimo Pavanel ha schierato un 4-2-3-1 con terminale offensivo il sudamericano Pablo Granoche, ex giocatore di Serie A in Uruguay, in Messico e in Italia nel Chievo e nel Novara.

Al 7’ in curva Pieri vengono issati altri striscioni: “Benvenuto Silvio; come Augusto hai preso una società di solidi mattoni, ora trasformala in marmo!!! Grazie per il sogno…”. Parte il coro “Silvio! Silvio!” e lui si alza in piedi a ringraziare. Stessa scena succede 10’ dopo con Galliani dopo l’esposizione dello striscione con scritto “Bentornato a casa Adriano!!!”. Intanto 2’ prima la triestina si era mangiata il gol del vantaggio con Mensah, che aveva sparato alle stelle da buona posizione. Al 21’ Negro fa le prove del gol, costringendo Valentini a una difficile respinta su un suo colpo di testa in tuffo. 3’ dopo Palesi recupera un pallone sulla tre quarti e dopo alcuni passi serve a destra il libero Ceccarelli che di interno sinistro manda la sfera a stamparsi sulla traversa. Al 28’ lo stesso Ceccarelli conclude dal limite dell’area ma la sfera si perde a lato. Al 40’ D’Errico cade in area giuliana a seguito di un contrasto con Libutti e reclama il rigore che non ottiene. 1’ dopo un colpo di testa in avvitamento di Cori passa a lato di poco. Si va negli spogliatoi, mentre invece Berlusconi si avvicina ai bimbi del settore giovanile assiepati in tribuna e passa l’intervallo a farsi fotografare e a parlare con loro.

Il secondo tempo inizia con Cori anticipato due volte d’un soffio nel giro di pochi minuti da Valentini in uscita. Al 17’ Ceccarelli chiude un contropiede con un sinistro che passa a lato di poco. Lui e Palesi vengono sostituiti da Jefferson e Iocolano. La mossa si rivela azzeccata: al 23’ Jefferson costringe di testa Valentini alla respinta e Negro è il più lesto e insacca. Il boato del Brianteo fa tremare anche il palazzetto dello sport. La Triestina reagisce bene e Zaffaroni cambia Giudici con Galli spostando Iocolano sulla fascia, dove però il fantasista non sembra trovarsi a suo agio a causa della condizione ancora precaria. Al 33’ Bariti crossa dalla destra per Granoche che di testa manda fuori. D’Errico viene sostituito da Barba e poco dopo la Triestina pareggia: al 41’ c’è un’azione confusa in area brianzola e Riva devia una conclusione di Maracchi con un braccio; per l’arbitro è rigore che Granoche trasforma. Il Monza è troppo stanco per provare a ribaltare le sorti del match e allo scadere rischia anche la beffa in contropiede.

Per Pavanel “il punto di oggi è molto gradito, perché quelli del Monza giocano assieme da tre anni e quest’anno si sono pure rinforzatiPer me quella brianzola è la squadra più forte del torneo. Oggi siamo partiti molto bene noi, poi siamo stati poco concreti e abbiamo preso un gol per una palla persa. Alla fine abbiamo conquistato un giusto pareggio”.

 

Granoche ha ammesso che“il Monza ha giocato meglio di noi, ma noi abbiamo avuto una bella reazione dopo il gol subito.Abbiamo avuto un calo di tensione a metà primo tempo e a inizio secondo tempo: dovremo lavorare su questa cosa. Il rigore? Era netto. Non vedo tanta differenza con la Serie B: il Monza, ad esempio, gioca a calcio bene, in modo pulito. Sono contento di aver rovinato la festa a Berlusconi. Giocare a Monza è uno stimolo perché questo campo sarà duro per tutti”.

Zaffaroni ha masticato amaro: “Abbiamo disputato una grande partita, ma dopo una prestazione di questo tipo bisognava capitalizzare di più. Siamo stati condannati al pareggio da un episodio. Dispiace non aver vinto, ma rimane il buon lavoro della squadra. Dobbiamo continuare su questa strada, già da mercoledì prossimo, quando dovremo raccattare tutte le energie per affrontare il Vicenza Virtus (calcio d’inizio al “Menti” alle ore 20.30, ndr), una squadra in grande salute, con un ambiente che ha grande entusiasmo. Per noi sarà un ulteriore esame di maturità. Se è stata la nostra miglior partita del campionato? Sì, ho visto ottime combinazioni. L’1-1 ci va un po’ stretto. La scelta odierna dei centrocampisti? Guidetti si stava allenando regolarmente da mercoledì dopo la contusione patita. Mentre Palesi, che tengo in grande considerazione, mi sembrava l’elemento adatto per la gara di oggi. Iocolano? È un giocatore che ha qualità per svolgere più ruoli. Lui e Jefferson stanno dando grande continuità di lavoro. Presto raggiungeranno la condizione degli altri. Mercoledì schiererò la squadra migliore sulla base della ricognizione medica di domattina. Berlusconi ha detto che il rigore non andava concesso? Sono d’accordo con lui, perché semmai era abbastanza evidente il rigore per noi per il fallo ai danni di D’Errico. Nelle ultime domeniche non siamo stati molto fortunati da questo punto di vista… Il discorso negli spogliatoi di Berlusconi? Non posso nascondere di aver provato una grande emozione. Ha detto parole importanti per caricare la squadra, che sicuramente ne ha tratto beneficio. La sua presenza sarà una carica ulteriore per noi, una motivazione grande. Dobbiamo sfruttare l’opportunità. Il pranzo di oggi di tutta la squadra con Galliani? Ha raccontato tanti aneddoti della sua grande carriera. Mi ha detto che era soddisfatto del comportamento del gruppo e che vedere una partita di Champions League o di Serie C è emozionante in egual misura. Cosa penso della classifica corta? Che il campionato è equilibratissimo”.

 

MONZA-TRIESTINA 1-1 (0-0)

MONZA (4-4-2): Liverani; Caverzasi, Negro, Riva, Tentardini; Giudici (30’ s.t. Galli), Guidetti, Palesi (18’ s.t. Jefferson), D’Errico (39’ s.t. Barba); Cori, Ceccarelli (18’ s.t. Iocolano). A disp.: Sommariva, Origlio, Giorno, Brero, Tomaselli, Brignoli, Adorni, Andreoli. All.: Zaffaroni.

TRIESTINA (4-2-3-1): Valentini; Libutti (20’ s.t. Petrella), Malomo (30’ s.t. Procaccio), Lambrughi, Sabatino; Maracchi, Coletti (30’ s.t. Bolis); Bracaletti (20’ s.t. Formiconi), Beccaro (25’ s.t. Bariti), Mensah; Granoche. A disp.: Rossi, Boccanera, Pizzul, Steffè, Codromaz, Pedrazzini, Ghiglia. All.: Pavanel.

ARBITRO: Ayroldi di Molfetta.

MARCATORI: 23’ s.t. Negro, 42’ s.t. Granoche (rig.).

NOTE: calci dangolo 7-2; ammoniti Palesi, Riva, Malomo, Coletti e Lambrughi; recupero 0’ e 4‘; spettatori non abbonati 2217, abbonati 988, per un incasso complessivo di 22.522,93 euro.

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