Belle, bellissime e funzionali: peccato che si usino “solo” per le grandi occasioni. Il parco moto in dotazione della Polizia Locale di Monza “entra” in consiglio comunale.
A far scaldare i motori della polemica, il consigliere del Movimento 5 Stelle, Danilo Sindoni. Il capogruppo pentastellato prima ha chiesto anche lui (in realtà già volute anche dal sindaco) le dimissioni dell’ormai ex comandante Piero Vergante, poi ha compiuto un sopralluogo presso la caserma di via Marsala evidenziandone le “magagne”, ora il dito lo punta sulle 10 motociclette a disposizione dei “ghisa”.
Tante e nuove: peccato le si veda in giro di rado. Perlopiù per le grandi occasioni: Gran Premio di Formula 1, visita del Presidente della Repubblica, solo per citarne alcune. Non abbastanza per Sindoni, che ha chiesto all’assessore alla Sicurezza, Federico Arena, il perché di un utilizzo tanto “parsimonioso”.
La motivazione? Non ci sono agenti che le possono utilizzare. “Con l’arrivo del nuovo comandante sarebbe meglio rivedere i turni di servizio, così da poter usare tutti i mezzi a disposizione per la sicurezza della città” ha commentato Sindoni in aula.
“Il servizio fatto con le moto viene utilizzato in particolari occasioni – ha spiegato Arena – E’ molto funzionale alle manifestazioni o in caso si debbano effettuare delle scorte dove è necessario muoversi con rapidità. Usare le motociclette per poi lasciarle parcheggiate sotto l’Arengario, ad esempio, non mi sembra proprio il caso e neppure necessario. Ora stiamo pensando ad un servizio di controllo per chi guida con il cellulare, e potrebbero trovare il giusto impiego. Anche a me dispiace vederle ferme e non utilizzate, purtroppo dobbiamo fare i conti anche con il poco personale”.
