Politica

Monza, da libro dei sogni a film neorealista: ecco il nuovo Piano opere pubbliche

Stanziamenti per oltre 40 milioni di euro. In programma la sistemazione dei tetti dell’Isa e la ristrutturazione delle sede della biblioteca civica.

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Una volta lo chiamavano libro dei sogni, ma oggi il Piano triennale delle opere pubbliche potrebbe essere paragonato a un film neorealista anni Cinquanta. Vittorio De Sica e ladri di biciclette tanto per capirsi e anche se la giunta municipale di Dario Allevi non è certo ridotta a rubare bici, il Piano triennale approvato poche ore fa è un inno al più avanzato pragmatismo brianzolo: niente sogni, dunque, niente grandi opere pubbliche, ma solo piedi ben piantati a terra per provare a fare quelle due o tre cose che la città si trascina avanti da anni come per esempio la sistemazione dei tetti dell’Isa, l’Istituto artistico della Villa Reale, o la ristrutturazione delle sede della Biblioteca civica.
A testimoniare la propensione del Piano triennale delle opere pubbliche a volare basso sono le cifre: il totale è di poco superiore ai 40 milioni di euro (15 milioni e 600 mila euro per il 2019, 15 milioni e 25 mila euro per il 2020 e 13 milioni 355 mila euro per il 2021), mentre solo fino cinque o sei anni fa si arrivava a sfiorare i 200 milioni di euro.

Ma andiamo con ordine, iniziando dal settore Mobilità. La somma complessiva messa nel Piano per garantire manutenzione alle strade, alle poste ciclabili e ai marciapiedi è di poco superiore ai sette milioni di euro per il 2019, anno in cui dovrebbe essere avviata anche la riqualificazione del piazzale davanti alla stazione Ferroviaria e delle centralissime (e costosissime) vie degli Zavattari e largo XXV Aprile.

Sempre nel 2019, sono stati poi stanziati 500 mila euro per la realizzazione del nuovo ponte di via Colombo, che a quanto pare non sembra più in grado di reggere il passaggio delle auto. Per i due anni successivi, nel Piano sono stati inseriti circa 300 mila euro per la manutenzione della pavimentazione del centro storico e anche un milione e mezzo per la fermata ferroviaria Monza Est (fase uno).

Sul fronte Progettazioni e Manutenzioni, vale a dire l’ambito relativo alle opere di riqualificazione degli edifici pubblici e monumenti, lo stanziamento è di quasi 25 milioni di euro. Senza dubbio questo è il settore più “ricco” e infatti fra gli interventi più importanti inseriti in elenco compaiono i quasi due milioni di euro per il rifacimento della copertura del Nanni Valentini, il liceo artistico di Villa Reale, opere di adeguamento nella scuola media Sala e altri interventi in altri plessi scolastici della città.

Inoltre, sull’anno 2020, compaiono anche 900 mila euro per la sistemazione della biblioteca civica di via Giuliani: la voce da oltre 5 milioni di euro per la trasformazione dell’ex caserma San Paolo dell’omonima piazza è stata eliminata dopo anni di rinvii da un Piano all’altro. Fra gli interventi da eseguire sono stati inseriti anche varie opere di manutenzione tipo la riqualificazione delle facciate del palazzo municipale, l’eliminazione dell’eternit dal palazzetto Forti e Liberi, la riqualificazione del centro Nei di via Enrico da Monza e l’adeguamento normativo delle case comunali di via Vespucci e via Stelvio.

Il settore “Cenerentola” del nuovo Piano è quello dell’Ambiente e dell’Energia. Lo slogan sembra essere “pochi soldi per interventi mirati” e dall’altro canto dopo che l’amministrazione ha dato via libera al nuovo bando per la raccolta rifiuti, era prevedibile una contrazione della spesa su questo fronte. L’amministrazione ha così puntato gli sforzi sul cimitero per opere di adeguamento e manutenzione, oltre che per la realizzazione di un campo di sepoltura per altre confessioni religiose, per il quale è stato stanziato un finanziamento di 100 mila euro.

La stragrande maggioranza dei fondi per sostenere il Piano triennale arrivano da stanziamenti di bilancio, solo una parte, vale a dire per una quota di circa 16 milioni di euro, l’amministrazione ha deciso di ricorrere all’accensione di mutui.

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