Salute

NurSind: eletta la nuova Direzione Nazionale tra cui il monzese Donato Cosi

Gli impegni che attendono la compagine del NurSind, sia a livello provinciale che a quello regionale e nazionale sono numerosi, dato il periodo di forte crisi che la sanità italiana sta vivendo.

NurSind-Direttivo-Nazionale-2018

Il 25, 26 e 27 ottobre si sono tenuti, a Torino, i lavori congressuali del VII° Congresso Nazionale degli infermieri e ostetriche del NurSind.

Eletta la nuova Direzione Nazionale, all’interno della quale è risultato, tra i vincitori, il Segretario Territoriale di Monza e Brianza Donato Cosi, segno di un ottimo lavoro di squadra operato dai delegati della nostra provincia a tutela dei numerosi infermieri che assistono.

Gli impegni che attendono la compagine del NurSind, sia a livello provinciale che a quello regionale e nazionale sono numerosi, dato il periodo di forte crisi che la sanità italiana sta vivendo.

“All’insegna della continuità col passato – ha dichiarato Donato Cosi – perseguiremo obiettivi che abbiano come argomento principale la sicurezza delle cure, per i cittadini e per gli operatori chiamati a garantire cure adeguate e di qualità. Mancano infermieri e personale di supporto su tutto il territorio nazionale e lavoreremo ai fianchi sia il Governo che le Regioni affinché adeguino il numero di risorse umane delle aziende sanitarie”.

Sono stati eletti alla direzione nazionale: Andrea Bottega di Vicenza (segretario nazionale), Daniele Carbocci di Pisa (segretario amministrativo nazionale), Salvatore Vaccaro di Catania (Vicesegretario nazionale), Romina Iannuzzi di Avellino (Responsabile nazionale per la sanità privata), Stefano Barone di Roma, Donato Cosi di Monza, Roberto Amerio di Torino, Fausta Agostina Pileri di Sassari, Gianluca Altavilla di Pordenone.

“Dai lavori congressuali – si legge in una nota del NurSind – è emersa la consapevolezza di un sindacato in forte crescita che conferma sempre più la supremazia nella rappresentanza sindacale di categoria, la convinzione sempre più profonda di aver fatto la scelta giusta nel non firmare il CCNL 2016-2018, la necessità di un maggiore impegno per l’adeguamento delle dotazioni organiche, la tutela della dignità del lavoro professionale nell’ambito privato e delle cooperative, la valorizzazione dello specifico professionale nell’organizzazione del lavoro per una maggiore qualità dell’assistenza offerta ai cittadini”.

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