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Domus Aurea: processo a Milano? La decisione a novembre

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È stata rinviata al 30 ottobre prossimo l’udienza preliminare per la maxi inchiesta “Domus Aurea”, l’inchiesta della Guardia di Finanza di Monza e coordinata dal Pm Salvatore Bellomo, che nel maggio scorso ha visto indagate ed arrestate 21 persone, accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata a reati tributari e fallimentari, trasferimento fraudolento di valori e riciclaggio, tra cui l’imprenditore edile Giuseppe Malaspina.

Il 16 ottobre era già stata fissata l’udienza, rinviata perché i legali del 64 enne imprenditore hanno sollevato l’eccezione dell’incompatibilità territoriale, chiedendo che il processo sia spostato a Milano. Secondo i suoi avvocati, il primo reato di cui Malaspina è accusato si sarebbe verificato nel milanese. Secondo l’accusa invece, i reati che poi avrebbero provocato il fallimento della società di Malaspina sono tutti Brianzoli e il processo deve restare a Monza. Stando all’inchiesta, avvalendosi di collaboratori e professionisti, il 64 enne avrebbe iniziato a distrarre il suo capitale immobiliare per salvarlo dal fallimento fraudolento, tra cui la proprietà dell’hotel Ca’ Sagredo a Venezia (gestito da una società estranea all’inchiesta), l’hotel Gritti di Milano e un maneggio in Brianza.

Tra i suoi collaboratori anche l’ex magistrato Perrillo, il quale ha presentato richiesta di giudizio immediato. Insieme a lui ed altri uomini e donne di fiducia, Malaspina avrebbe messo in piedi un giro di false fatture per un totale di 95 milioni di euro. Altre due udienze sono già state fissate per le prime settimane di novembre, quando il Gip dovrebbe infine decidere il futuro del processo e degli indagati.

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