Politica

A Vimercate dopo piscina e auditorium a rischio chiusura anche l’ospedale?

Fa discutere la recente decisione della Giunta di interdire l'utilizzo dello spazio alle attività extra-scolastiche. Intanto gli studenti continuano a utilizzarlo, ma chi ha ragione?

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Piscina chiusa a luglio. Auditorium dell’Omnicomprensivo interdetto a tutti tranne agli studenti. Di questo passo chiuderà anche l’ospedale? Dato che il motivo dell’interdizione è la mancanza del Certificato di Prevenzione Incendi, la domanda, anzi il timore è più che lecito.

La questione era stata portata in Consiglio Comunale un anno fa dal capogruppo di Vimercate Futura Mattia Frigerio: allora, il consigliere d’opposizione aveva chiesto chiarimenti, a cui il sindaco Francesco Sartini aveva risposto dando lettura di una relazione inviata dall’Asst di Vimercate nella quale si spiegava che tutte le pratiche in campo all’amministrazione dell’ospedale erano state espletate e inviate a Milano e che si era in attesa del sopralluogo definitivo dei Vigili del fuoco, a seguito del quale dovrebbe, se tutto sarà in regola, essere rilasciato il CPI.

Ed ecco il punto: la frase “se tutto sarà in regola”, considerate le recenti chiusure cittadine, fa tremare le gambe a molti.

Nella seduta consigliare di agosto, poco dopo la chiusura del centro natatorio, era stato ancora Frigerio a sollevare la questione: «Vorrei chiedere al sindaco perché non si attiva con l’autorità sanitaria a chiudere l’ospedale, che non ha il CPI» aveva chiosato il consigliere. «Mi risulta anche che l’Omnicomprensivo potrebbe essere carente e qualche altra struttura sul territorio» aveva poi proseguito, quasi profetizzando quello che sarebbe accaduto di lì a poco, ovvero la chiusura dell’auditorium dell’Omni. Una chiusura che riguarda tutti tranne gli studenti, perchè la loro sicurezza è in capo alla provincia, la quale non si è ancora espressa sull’argomento.

Ma niente paura, nessuna ombra sembra abbattersi al momento sull’ospedale. «Si fa confusione tra ruoli e normative – ha commentato il sindaco Sartini – Nel caso della piscina, che è un edificio di proprietà, la chiusura non è avvenuta dall’oggi al domani, come molti sostengono, ma a seguito di un percorso iniziato a febbraio 2017 al termine del quale i Vigili del Fuoco non hanno dato parere favorevole al rilascio del CPI: la mia decisione è arrivata di conseguenza. Tutta diversa la questione dell’ospedale, che intanto non è un edificio comunale, ma di proprietà dell’Asst, e che non si trova nella stessa condizione della piscina. Ovviamente, se dovesse arrivare una notifica dal parte dei Vigili del Fuoco che dà parere contrario al rilascio del CPI, la situazione sarebbe identica. Ma, ripeto, l’ospedale non si trova in questa situazione (di carenze gravi, ndr)».

AUDITORIUM DELL’OMNI, DUE PESI DUE MISURE?

Insomma, se per ciò che riguarda l’ospedale al momento tutto sembra tranquillo, ben diversa, invece, la questione sul fronte Onnicomprensivo. Sullo sfondo lo smarrimento dei cittadini che è palpabile. La domanda, del resto, nasce spontanea: perché loro (gli studenti) possono entrare e noi (cittadini) no? Perché gli alunni che utilizzano l’auditorium per le attività scolastiche possono continuare ad accedervi e invece tutte le associazioni che ne hanno sempre fatto uso fuori dalle ore di scuola, all’improvviso, non possono più?
Insomma, l’auditorium è sicuro o no, agibile o meno? Chi ha ragione: il sindaco, che ha interdetto lo spazio alle associazioni o la Provincia di Monza e Brianza, che invece continua a lasciare che gli studenti portino avanti le consuete attività? Si tratta di un eccesso di zelo da parte del Primo cittadino o di eccesso di tranquillità della Provincia?

Se infatti da parte di quest’ultima, proprietaria dell’Omnicomprensivo e quindi responsabile per le attività scolastiche, nulla è cambiato, le cose sono invece differenti dal punto di vista dell’Amministrazione comunale vimercatese, che ha con la Provincia una convenzione per l’utilizzo dello spazio per attività differenti da quelle degli alunni e che ha deciso in queste ultime settimane di interromperle a seguito del sopralluogo da parte di un tecnico che ha dichiarato la struttura mancante di alcuni documenti e lavori che ne garantirebbero l’agibilità.

A fare da spartiacque tra una decisione e l’altra ci sarebbe, secondo la Giunta guidata da Francesco Sartini, la normativa di riferimento: «Per l’utilizzo dello spazio in orario extrascolastico bisogna fare riferimento all’articolo 80 del TULPS, Testo Unico Legge di Pubblica Sicurezza – ha spiegato Sartini – che non è la stessa a cui si fa riferimento per le attività scolastiche. Questo articolo indica una serie di prescrizioni precise da rispettare, senza le quali la struttura non può essere considerata agibile. Mi sono dunque attenuto alla normativa che mi chiede di certificare la possibilità di un utilizzo ulteriore e differente da quello didattico».

IL SINDACO: “LAVORI A BREVE”

Insomma, la questione secondo il Primo cittadino sarebbe burocratica, ma ciò che frulla nella testa dei cittadini in queste ore e che emerge dal dibattito scatenato dal nostro articolo è semplicemente una domanda: la situazione è rischiosa o no? Gli studenti che continuano a entrare nell’auditorium sono in pericolo o meno?

Lato Provincia, al momento, si sa solo che le attività continuano a essere consentite, quindi risulta lecito pensare che la situazione non sia così pericolosa, altrimenti, chi consentirebbe l’utilizzo di un edificio che potrebbe mettere a rischio la salute di centinaia di ragazzi?

Oltre alla questione sicurezza, c’è poi quella delle associazioni che non possono utilizzare l’auditorium e che avevano in programma, come durante gli scorsi anni, attività e spettacoli al suo interno. Dal canto suo, l’Amministrazione assicura che si sta lavorando sodo per risolvere il problema: «La questione non preoccupa solo noi – ha continuato Sartini – Stiamo lavorando sodo in queste ore con la Provincia per cercare di mettere a punto modalità di intervento rapide. La proprietà della struttura è della Provincia, ma ciò non toglie che possano essere pensate modalità di collaborazione: è probabile che già nel prossimo Consiglio Comunale verrà portata una variazione di bilancio che possa consentire di stanziare risorse anche da parte del Comune di Vimercate».

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