Regione Lombardia, al via i fondi per sostenere le donne vittime di violenza

24 settembre 2018 | 15:16
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Regione Lombardia, al via i fondi per sostenere le donne vittime di violenza

Violenza sulle donne: dati allarmanti. Solo nei primi sei mesi del 2018, sono aumentati gli accessi presso i centri di accoglienza e case rifugio.

Un triste fenomeno che non accenna ad arrestarsi. Il tema della violenza sulle donne è stato oggi al centro delle discussioni in Regione Lombardia, nel corso della seduta di consiglio riservata all’assestamento di bilancio.

Dati allarmanti che fanno registrare un aumento, solo nei primi sei mesi del 2018, di accessi presso i centri di accoglienza e case rifugio, da parte di donne vittime di soprusi e violenze. Le nuove risorse che il Pirellone ha deciso di stanziare, 443.828 euro, si sono rese necessarie per consolidare e sostenere l’incremento dei servizi minimi di accoglienza, della presa in carico e dell’ospitalità delle donne, e per prevenire e contrastare la violenza.

“I fondi per il 2018 si aggiungono ai 3,7 milioni circa messi a disposizione col programma 2017/2019 per le 18 Reti interistituzionali antiviolenza già attive e oggetto di accordi di collaborazione tra Regione e Comuni capofila. Le nuove risorse derivano anche dall’attenzione che il Consiglio regionale ha voluto riservare al tema durante la discussione dell’assestamento di bilancio” ha spiegato l’assessore alle Politiche per la famiglia, Genitorialità e Pari Opportunità, Silvia Piani.

I fondi verranno assegnati in proporzione ai fabbisogni delle aree di intervento: 40 per cento in base alla popolazione residente, 40 per cento sul numero dei centri con convenzioni attive e 20 per cento sul numero delle donne prese in carico, per Rete, dal 1° luglio 2017 al 31 luglio 2018.
La prima quota, pari al 70 per cento delle risorse assegnate a ciascun Comune capofila, verrà riconosciuta dopo l’atto di validazione della scheda programmatica da parte di Regione. Il rimanente 30 per cento a seguito della verifica della rendicontazione che i Comuni dovranno trasmettere, entro e non oltre il 31 dicembre 2018.
“Sottolineo –  ha concluso l’assessore Piani – che proviamo grande soddisfazione nel constatare l’aumento della sensibilità dell’opinione pubblica sul tema e della volontà da parte delle donne di cercare di uscire dal grave pericolo e disagio in cui vivono. Ci lasciano tuttavia sgomenti l’ampiezza e la profondità del bisogno, che ci mettono nelle condizioni di dover riflettere sulla portata di un fenomeno che rappresenta una ferita aperta per l’intera nostra comunità”.