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Ragazza trattenuta in Pakistan, salvata: sta rientrando in Brianza

La ragazza residente in provincia di Monza e trattenuta in Pakistan dal 2017 contro la sua volontà è su un volo che la sta riportando in Italia.

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La 23 enne pakistana costretta a lasciare l’Italia dai genitori per andare in Pakistan, i quali le avrebbero impedito di proseguire gli studi e perché avrebbero voluto che sposasse un uomo scelto da loro, sta rientrando in Italia. La conferma arriva dal Ministero degli Esteri.

“Sono lieto di sapere che la giovane Menoona Safdar, la ragazza residente in provincia di Monza e trattenuta in Pakistan dal 2017 contro la sua volontà, sia su un volo che la sta riportando in Italia”. Sono le parole di Paolo Grimoldi, deputato della Lega, vice presidente della Commissione Esteri della Camera e segretario della Lega Lombarda. “Voglio ringraziare il Ministero degli Esteri, e il ministro Moavero, per essere tempestivamente intervenuti su un caso che ho sollevato io personalmente due giorni fa – ha proseguito Grimoldi – su segnalazione della giornalista monzese dell’agenzia Ansa, Valentina Rigano che con una sua indagine giornalistica ha fatto emergere la vicenda”.

Infine ha concluso “ringrazio il sottosegretario agli Esteri, Guglielmo Picchi, con cui ieri mi ero confrontato a riguardo, per essersi attivato immediatamente. Questa vicenda finisce bene, ma non dimentichiamoci che Menoona per oltre un anno è rimasta ostaggio in Pakistan della propria famiglia che l’ha privata del passaporto e le ha impedito di fare ritorno in Italia per imporle un matrimonio combinato”.

Foto apertura archivio MBNews

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