I lavori di riqualificazione di via Penati finiscono sotto accusa. Nel ruolo di pubblico ministero si sono calati alcuni cittadini della zona che hanno rilevato una serie di magagne che, nonostante le ripetute segnalazioni, non sono state ancora risolte. In prima battuta pare esserci un problema di natura viabilistica. Ovvero: automobilisti che, infischiandosene dei divieti, parcheggiano la macchina in divieto di sosta sommando caos a quello già causato dal cantiere. Poi, a detta di alcuni cittadini, pare che i lavori di ristrutturazione della zona presentino diversi problemi che emergono in maniera evidente quando piove un po’ troppo.
Ma andiamo con ordine. Il primo capo d’accusa riguarda la sosta selvaggia. “Da qualche settimana per andare al cinema e al parcheggio Capitol si entra da via Penati e si esce da via Longhi. – scrivono alcuni residenti -. Via Longhi normalmente rientra nella Ztl ma giustamente, non essendoci alternative, hanno autorizzato l’accesso togliendo temporaneamente la Ztl. E qui nasce il problema perché, considerato che via Longhi è molto stretta, è stato disposto il divieto di parcheggio con rimozione forzata ma purtroppo risultano quotidianamente parcheggiate almeno cinque auto”.
Le segnalazioni al comando dei vigili si sono ripetute. Tuttavia, fino ad ora nessuno è intervenuto. Nel secondo capo d’accusa, invece, è finito l’intervento di riqualificazione della zona. Un progetto grazie al quale un’area che fino a pochi mesi fa dava preoccupanti segnali di degrado è stata rimessa a nuovo. Ma secondo diversi residenti, non è tutto oro ciò che luccica. In via Penati, in particolare, ne sarebbe stata fatta una più di Bertoldo. “La carreggiata è stata ristretta rispetto a come era e non vi sono le misure minime necessarie – ci hanno segnalato alcuni cittadini -. I cordoli dei marciapiedi sono tutti diversi e non rispettano le altezze prescritte dal livello stradale. Le pendenze della strada sono sbagliate; i marciapiedi all’inizio di via Penati sono stretti. Settimana scorsa, durante la pioggia, uno dei nuovi tombini non è stato in grado di far scolare l’acqua con in risultato di un parziale allagamento. Per una questione di pendenza la stessa cosa è successa all’angolo con via Mauri, dove c’è il negozio di Gelsia”.
Insomma, per i residenti il progetto di riqualificazione è paragonabile a una vera e propria “oscenità”, tanto che fra gli argomenti che stanno tenendo maggiormente banco fra i cittadini della zona è individuare chi ha approvato l’intervento e chi effettuerà le prove di collaudo.
