Attualità

Milano-Meda, al via le prove di carico sul ponte sotto esame di Cesano

La prova di carico statico viene effettuata tramite il posizionamento di autocarri (in questo caso 4 in totale) in modo da acquisire dati attraverso dei sensori.

prove_caric0o_ponti_cesano_mb-4

È tempo di esami per i ponti della Milano-Meda. Dopo una prima fase dedicata alle indagini materiche e all’installazione degli impianti di monitoraggio, infatti, i tecnici provinciali, insieme agli ingegneri e ai geologi delle società Akron-Ceas, stanno passando alle prove di carico per i tre ponti della superstrada considerati più a rischio.

Le operazioni sono cominciate nella notte tra giovedì 20 e venerdì 21 settembre sul ponte che passa sopra a via San Benedetto, a Cesano Maderno (il n. 14), la cui situazione era stata esaminata anche dal senatore Gianmarco Corbetta (M5S) in una video denuncia. «Siamo contenti di poter finalmente garantire sulla base di dati certi la sicurezza dei cittadini, senza lasciarci travolgere dall’emozione di quanto accaduto – ha dichiarato il presidente della Provincia Roberto Invernizzi, presente insieme al consigliere regionale Luigi Ponti (già presidente della Provincia) e ai sindaci Maurilio Longhin (Cesano Maderno) e Giuliano Soldà (Bovisio Masciago) -. L’esame riguarda ora questi tre ponti, in futuro – preannuncia – anche altre strutture potenzialmente a rischio, compresi manufatti di proprietà delle amministrazioni. In questo – aggiunge – sto portando avanti il lavoro del mio predecessore, che, forse perché si chiama Ponti, aveva già iniziato un’attività di monitoraggio nell’estate del 2016». In particolare, le prove di carico per i ponti in esame erano previste entro fine anno: la Provincia ha deciso di anticiparle dopo la tragedia genovese del ponte Morandi.

La prova di carico statico viene effettuata tramite il posizionamento di autocarri (in questo caso 4 in totale) in modo da acquisire dati attraverso dei sensori (transduttori di spostamento) posizionati tramite delle aste sotto al ponte. Tutti gli eventuali spostamenti, abbassamenti, sforzi e inclinazioni vengono memorizzati ogni 30 secondi e successivamente analizzati per definire il comportamento della struttura sottoposta a un carico noto.

«Analisi di questo tipo devono essere tecniche, razionali e numeriche – sottolinea Gianluca Ascari, geologo di Akron -. Si parte dalla raccolta dati e dall’ispezione visiva, che non è guardare con il naso all’insù, ma un metodo numerico, insieme a foto e analisi termografiche: questi dati permettono di ricavare un indice numerico del degrado della struttura. Si passa poi alle fasi successive, dalle indagini materiche fino alla costruzione di un modello preliminare per descrivere la struttura del ponte da un punto di vista fisico e matematico. Il modello teorico è seguito da un sistema di monitoraggio sullo sforzi delle travi, e viene validato tramite il posizionamento di carichi statici: il modello viene dunque testato con dati reali, quindi raffinato in base alla realtà, e poi utilizzato per capire quali sono gli sforzi pericolosi per le travi. Qualora dovessero esserci problematiche, vengono segnalate in tempo reale: ma ricordo – spiega – che le soglie di alert sono molto più basse di quelle di pericolo».

«Abbiamo ricevuto i ponti senza uno stato di conoscenza sulla manutenzione – aggiunge il tecnico della Provincia Antonio Infosini -. La Provincia è già intervenuta sui ponti di Varedo, Binzago e Bovisio, ma stiamo estendendo l’attenzione a tutti i ponti, è una questione di carattere nazionale: si tratta infatti nella maggior parte dei casi di strutture nate negli anni 60 e 70, pensate per traffici e pesi diversi da quelli attuali. Dobbiamo dunque muoverci con un duplice obiettivo: durabilità e sicurezza. Per questo stiamo utilizzando il bridge management system per verificare questi e altri manufatti, e vorremmo installarlo su quelli attraversati da trasporti eccezionali, per risposte in tempo reale sulle strutture».

Dopo il ponte di via San Benedetto dovranno essere sottoposti a prove di carico anche lo svincolo di Meda (tra il 24 e il 25 settembre) e il ponte di via Manzoni, a Binzago (tra il 27 e il 28 settembre). I risultati, che consentiranno di rilasciare le nuove dichiarazioni di transitabilità, saranno noti tra circa due settimane.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.