Monza, esche per topi alla Villa Reale: gli animalisti insorgono

Le trappole sono state posizionate soprattutto attorno al laghetto, mietendo già le prime vittime. Una strategia che però non piace al Movimento Animalista, a ENPA e LEEIDA

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Trappole per topi in azione al Parco di Monza e nei giardini della Villa Reale: 45 esche contenenti veleno, sparse soprattutto attorno al laghetto, che pare stiano già dando i loro frutti, con diverse carcasse di topo trovate qua e là nell’erba.

Una scelta che però non va giù agli animalisti, che nelle scorse ore sono insorti e ne hanno chiesto l’immediata rimozione. Perché? Troppo pericolose, ritengono, per uccelli o altri animali che potrebbero essere attratti dalle esche o dalle carcasse dei topi, ma anche per  cani e bambini, che potrebbero toccarle non capendone il pericolo, tanto più che al momento non sono stati riposti cartelli che ne segnalino la presenza.

Sul piede di guerra, il Movimento Animalista Monza e Brianza e le sezioni brianzole di ENPA e LEEIDA, Lega Italiana per la difesa degli Animali e dell’Ambiente.

LA PROTESTA

«Il Movimento Animalista chiede l’immediata rimozione delle esche – scrivono su Facebook i responsabili della sezione Monza e Brianza – Non si può escludere che altri selvatici vengano avvelenati e questa mattina i bambini stavano calpestando una carcassa». E ancora: «In questi minuti sono stati da noi rinvenuti altri due topi morti per avvelenamento nei pressi del laghetto della Villa Reale di Monza, a seguito del primo ritrovamento avvenuto mercoledì. La Polizia Locale sta intervenendo per il recupero. La situazione è sempre più drammatica e preoccupante. Fate attenzione, animali e bambini corrono un serio rischio».

«Le trappole non sono pericolose solo se non vengono toccate o manomesse, non si può escludere che anche altri animali possano essere attirati e di conseguenza avvelenati dal veleno per topi – ha commentato Barbara Zizza, responsabile della sezione Monza e Brianza del Movimento Animalista – C’è poi il problema dello smaltimento della carcassa: i topi ritrovati dove sono state posizionate le esche quasi sicuramente sono morti  per il veleno ingerito e quindi vanno rimossi come rifiuti speciali, ma il loro ritrovamento è la dimostrazione che manca controllo, le esche sono state posizionate ma l’area da monitorare è troppo vasta».

La stessa preoccupazione è stata espressa dall’ENPA che ha inviato una lettera aperta alle autorità. «L’ENPA manifesta sconcerto e preoccupazione per la campagna di derattizzazione messa in atto nei giorni scorsi nei giardini della Villa Reale – scrivono nella missiva – Le trappole posizionate rischiano di provocare gravissimi danni alla microfauna che popola i giardini. Non è difficile pensare che gli animali da preda, presenti numerosissimi, sotto forma di una grande colonia di allocchi, cibandosi di animali morti per veleno porteranno nel loro organismo gli effetti letali di quanto ingerito». E ancora: «Non conosciamo i motivi che hanno spinto l’Amministrazione Parco ad una scelta tanto estrema ignorando altre strade oppure prevenendo il discriminato abbandono di resti di cibo di pic-nic o il lancio di alimenti assolutamente inadatti agli anatidi».

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