Uno dei trombettisti più apprezzati in Italia, Giovanni Falzone esprime tutta la sua anima jazz rock in un progetto irriverente ed originalissimo in occasione del centocinquantesimo anniversario della morte del pesarese Gioachino Rossini.
Questa prima formazione falzoniana, nata più di 10 anni fa, esprime il desiderio di realizzare l’unione tra il jazz tradizionale e un’anima estremamente rock e contemporanea. Il progetto musicale della serata, ambizioso e coraggioso, trae origine dal genio classico del compositore marchigiano in particolare da una delle sue opere più note, amate: il Barbiere di Siviglia.
Il progetto nasce come commissione del Rossini Opera Festival nel 2014 per le Mosche Elettriche: Valerio Scrignoli chitarra elettrica, Giacomo Papetti basso elettrico e Riccardo Tosi alla batteria,
Giovanni Falzone in veste di Figaro, muove le fila e dirige una serie di passaggi musicali intensi ed energici, proponendo una rilettura inaspettata. Alcuni frammenti dell’opera vengono rielaborati, alcuni frammenti tematici diventano spunto per nuovi temi e sviluppi come il trombettista spiega tra un brano e l’altro.
Il pubblico di rossiniani e non, immerso nel cortile di Villa Sandroni domenica 29 luglio a Cornate d’Adda, è stato travolto da un vortice di sequenze irrefrenabili e di forte coinvolgimento emotivo, ritrovandosi in bilico fra la tradizione e la più inconsueta ed eclettica contemporaneità, ma apprezzando profondamente ed in modo sentito ogni brano proposto.
A grande richiesta arriva anche il bis e Falzone trascina tutto il pubblico in un inno al Mediterraneo cantata, suonato e ballato, un inno di gioia e amicizia tra i popoli di questo grande mare cosi ricco di storia.
Annamaria Arlati, assessore di Cornate d’Adda e Saul Beretta hanno introdotto la serata dando l’appuntamento a nuovi Suoni Mobili nel 2019.
Suoni Mobili, si concluderà il prossimo 4 agosto in Piazza Garibaldi a Lecco.
Per informazioni ulteriori, visitate il sito www.suonimobili.it.
