Attualità

Sergio Bramini salva il posto di lavoro di 2000 lavoratori

L'imprenditore, fallito, nonostante 4 milioni di credito con aziende pubbliche, è in partenza per il parlamento europeo.

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“Vado a testimoniare al Parlamento Europeo fra due giorni sulle Ato, sono riuscito a fermare il tentativo di bocciare al Consiglio dei Ministri le certificazioni dei crediti delle imprese Siciliane con l’aiuto dei funzionari del MISE e del MEF, salvandole dal fallimento e evitando la perdita del posto di lavoro di quasi 2000 dipendenti.
Adesso sto cercando di far abrogare l’art.560 che nei prossimi 6 mesi metterà in strada con esecuzione forzata centinaia di migliaia di famiglie, cosi come è successo a me”.

Sono le parole di Sergio Bramini, imprenditore monzese fallito con 4 milioni di credito dalle Ato, sfrattato da casa sua nonostante ripetuti tentativi di trovare una soluzione con chi si occupa del suo fallimento e “assunto” quale consulente dal Movimento 5 Stelle. Bramini è in partenza per Bruxelles, dove il 12 luglio prossimo, alle 10.30, riferirà quanto gli è accaduto acconterà la sua storia al Parlamento Europeo.

Secondo quanto riferito, Bramini è riuscito a mettere al sicuro, insieme a un team di consulenti di Governo, centinaia di posti di lavoro, facendo certificare i crediti che alcune imprese avevano nei confronti delle stesse Ato siciliane. A raccontare quanto fatto grazie alla collaborazione di Sergio Bramini è stato l’onorevole Gianluigi Paragone, con un video pubblicato su facebook.

“Non è solo la mia storia –ha scritto sulla sua bacheca facebook – ma è quello che succede nella maggior parte delle regioni italiane dove nulla è cambiato per gli imprenditori in crisi per i mancati pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione”.

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