Ambiente

Pesci morti nel Lambro: nessuno sversamento inquinante

dal monitoraggio fatto dal Parco Valle Lambro si è ipotizzato che la morte sia stata causata dallo shock termico. Ovvero, poca acqua e troppi residui inquinanti hanno fatto diminuire la disponibilità di ossigeno.

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Nessuno sversamento inquinante, ma proprio la concentrazione di veleni trasportati dalle piogge, che non cadevano da tempo, ha causato la mancanza di ossigeno che ha ucciso i pesci del Lambro.

A seguito del sopralluogo effettuato dal dipartimento di riqualificazione fluviale si è escluso lo sversamento di inquinanti (tutti hanno memoria del disastro provocato dalla Lombarda Petroli quando fuoriuscì il petrolio). Sempre dal monitoraggio fatto dal Parco Valle Lambro ieri, mercoledì 4 luglio, si è ipotizzato che la morte, per lo più di pesci di medie e grandi dimensioni, sia stata causata dallo shock termico, il grande caldo e poi le piogge fredde e ancora il grande caldo, e sopratutto dal carico organico eccessivo. Ovvero, poca acqua e troppi residui inquinanti hanno fatto diminuire la disponibilità di ossigeno. E mercoledì così c’è stata la moria di pesci.

In molti, infatti, si sono fermati lungo le sponde del fiume e hanno visto decine di pesci senza vita lungo l’asta del fiume, in particolare dalla Valle dei Sospiri all’interno del parco di Monza, fino al centro città.

Che si sia trattato di uno sversamento è escluso perchè non c’era nessun segno evidente che lo facesse dedurre: né schiuma, né colori alterati dell’acqua e nessun odoraccio.

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