Monza, no a slot e video lottery: il consiglio approva il nuovo regolamento

Il sindaco attraverso con un’ordinanza ad hoc stabilirà orari di apertura e inoltre slot machine e video lottery non potranno essere installate in locali di proprietà dell’amministrazione comunale o di società partecipate
Monza diventa una città no slot. Lunedì sera il Consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento per il contrasto e la prevenzione delle patologie legate al gioco d’azzardo.
IL REGOLAMENTO
Si tratta di 13 articoli che riprendono le disposizioni regionali in materia, ma che al tempo stesso stabiliscono alcune norme più stringenti. In particolare, spetterà al sindaco, Dario Allevi, attraverso l’adozione di un’ordinanza ad hoc, stabilire gli orari di apertura e inoltre slot machine e video lottery non potranno essere installate in locali di proprietà dell’amministrazione comunale o di società partecipate.
Altro passaggio chiave, è quello relativo all’obbligo di esporre cartelli col divieto specifico per i minori di 18 anni e sui quali dovranno anche essere indicati chiaramente i costi del gioco e le regole.
Merito del via libera a questo nuovo regolamento è di Anna Martinetti, consigliere comunale della lista civica Monza con Maffé, che da quattro anni si batte per ottenere norme che cosentano di agire con efficacia sia sul fronte della prevenzione, che dei controlli.
“Chi ci guadagna sulle macchinette è senza dubbio lo stato – ha commentato -, ma ci guadagnano soprattutto le concessionarie. All’interno del Parlamento esistono vere e proprie lobby che impediscono di adottare leggi di livello nazionale efficaci. La forza di questo regolamento, oltre ai limiti che impone, sta nella presa di coscienza da parte dell’amministrazione”.
I DATI
I numeri relativi a Monza sono tutt’altro che confortanti. Nel 2017 la raccolta relativa alle giocate è stata di un miliardo e rotti, con un aumento del 4,4% rispetto all’anno precedente, la più alta della regione.
Secondo alcuni dati Ats Monza e Brianza sono circa 300 le persone in cura per ludopatia in Brianza, dove negli ultimi anni i malati sono aumentati del 15%.
“Il regolamento è stato pensato in modo particolare per giovani e anziani che secondo alcuni studi sono le categorie più esposte – ha commentato l’assessore al Commercio, Massimiliano Longo -. In questi mesi sono stati distribuiti nelle scuole medie dei questionari che serviranno per fare un’analisi della patologia”.
Il regolamento non ha però incontrato il consenso di tutti i consiglieri. Paolo Piffer, della lista Civicamente, si è astenuto. “Un regolamento superfluo che aggiunge poco alla normativa già esistente, socialmente inefficace, politicamente ipocrita e anche un filo proibizionista – ha concluso -. Il gioco d’azzardo patologico non lo puoi contenere eliminando le macchinette, la patologia troverà sicuramente spazio altrove coi gratta e vinci, il lotto, il bingo, o scommesse sportive. Devi informare i cittadini e renderli consapevoli per gestire il fenomeno. Limitare la libertà delle persone non è mai la scelta giusta, la storia ce lo insegna, sono interventi miopi”.
DECRETO DIGNITA’
Nel frattempo, il governo ha dato via libera al “decreto dignità“, un provvedimento che contiene diversi passaggi sul mondo del lavoro. Fra i punti del decreto, ne compare uno anche in relazione alla ludopatia. In particolare, il decreto prevede il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo, fatti salvi i contratti pubblicitari già in essere e le pubblicità della Lotteria Italia. Di Maio ha spiegato questa decisione con la necessità di ridurre la ludopatia, la dipendenza da gioco d’azzardo