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Monza, concorso vigili: il figlioccio del comandante rinuncia, procedura sbloccata

Intanto prosegue l’attività dell’ufficio di Disciplina per individuare eventuali responsabilità e i relativi provvedimenti sanzionatori.

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Sbloccato il concorso dei vigili urbani finito nell’occhio del ciclone a inizio luglio. L’amministrazione comunale ha infatti dato comunicazione che il figlioccio del comandante della polizia locale, Pietro Vergante, ha deciso di rinunciare formalmente all’assunzione. Era stata proprio la sua presenza fra i concorrenti, unitamente al fatto che il comandante non ne aveva comunicato la presenza alla giunta, a provocare il congelamento della procedura.

Adesso, la rinuncia ha consentito alla giunta di rimettere in modo l’iter e dalla prossima settimana inizieranno a essere diramate le lettere di convocazione a partire dal secondo classificato. Il caso era scoppiato all’inizio di luglio. Il concorso finito sotto la lente della giunta municipale è dello scorso 16 aprile e prevedeva un’assunzione mediante contratto di formazione lavoro di 12 mesi. Requisiti richiesti: diploma di maturità ed età compresa fra i 18 e 32 anni.

Alla prima prova scritta, svoltasi un mese dopo, serano stati ammessi 249 candidati. Di questi, solo 47 avevano superato l’esame ed erano passati alla successiva prova orale tenutasi fra la fine di maggio e l’inizio di giugno, al termine della quale sono promossi in 26. L’8 giugno il Comune ha pubblicato la graduatoria finale e secondo le disposizioni i contratti per i sei posti disponibili sarebbero dovuti entrare in funzione il 2 luglio.

L’esito del Concorso però ha scatenato una serie di polemiche all’interno del comando di via Marsala da dove è partita la segnalazione che ha dato via al tutto. Da un punto di vita legale la procedura seguita è stata inattaccabile. Infatti, il comandante si era dimesso dalla commissione giudicante prima che iniziassero i lavori. Tuttavia, la situazione venutasi a creare ha provocati forte imbarazzo nella giunta. Il risultato è stata la decisione di rinviare alla commissione Disciplinare il comandante Vergante. Assieme a lui, fra l’altro, dovrebbe comparire anche il suo vice, responsabile pochi giorni di avere inviato senza autorizzazione una delegazione ufficiale dei vigli ai funerali del padre della compagna del comandante.

“Lo sblocco dell’iter è stato possibile dopo che il primo dei candidati in graduatoria, figlio della compagna del Comandante, ha presentato formale rinuncia all’assunzione – hanno spiegato dall’ufficio Stampa del Comune -. Ciò ha fatto decadere le ragioni della sospensione della procedura concorsuale avvenuta lo scorso 2 luglio, a seguito dei controlli interni avviati dall’ente. Pertanto saranno convocati i candidati posizionati a partire dal secondo posto in graduatoria fino all’ottavo, considerando che nel frattempo anche un altro vincitore aveva scelto di rinunciare all’incarico. Intanto prosegue l’attività programmata da parte dell’Ufficio di Disciplina insediatosi per individuare eventuali responsabilità e i relativi provvedimenti sanzionatori”

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