Attualità

Briosco. In arrivo 14 richiedenti asilo. Il sindaco Casati: “mai dato disponibilità”

La notizia sembra confermata: il Comune di Correzzana manda profughi in esubero al Comune di Briosco. Andrea Monti scrive al Prefetto per chiedere immediati chiarimenti

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La notizia, sulla scrivania del sindaco Anna Casati è arrivata poco fa: sono in arrivo quattordici richiedenti asilo che verranno trasferiti a Briosco da Correzzana, dove risiedono oramai da due anni. A comunicarlo è il legale rappresentate della Cooperativa Sociosfera-Onlus di Seregno, da anni gestore dei CAS-Centri di Accoglienza Straordinaria, che ha fatto presente al sindaco che a Briosco è prevista l’apertura straordinaria di tre appartamenti, nello stabile di via Verdi. Sulla questione, però, è intervenuto anche il consigliere Andrea Monti (Lega) che, dell'”innocenza” dell’amministrazione comunale, non è proprio del tutto convinto.

Il consigliere Andrea Monti: “subito chiarimenti”

Il vice capogruppo della Lega al Pirellone si è già messo all’opera sulla questione del possibile arrivo di profughi a Briosco scrivendo, già questa mattina, una lettera al Prefetto: “ho voluto interloquire con il Prefetto, per avere una risposta ufficiale da chi di dovere in tempi rapidi, nell’auspicio che si tratti solo di un equivoco e che a Briosco non venga aperto nessun punto accoglienza – e poi punta il dito contro l’amministrazione  – “Stando a quanto riferito dai cittadini  sembrerebbe che nella palazzina di via Verdi 19 a Briosco siano in corso attività preparatorie degli appartamenti: della questione si sta interessando direttamente sul territorio il consigliere comunale della Lega Elena Ottolina, ma nonostante l’amministrazione si sia affrettata a negare la notizia, non si è riusciti ad avere chiarimenti e i residenti sono giustamente preoccupati – e prosegue – per questa ragione ho voluto interloquire con il Prefetto, per avere una risposta ufficiale da chi di dovere in tempi rapidi, nell’auspicio che si tratti solo di un equivoco e che a Briosco non venga aperto nessun punto accoglienza. Se invece la cosa fosse confermata ci troveremmo di fronte al solito copione, con amministratori comunali in maglietta rossa, che non si sognano nemmeno lontanamente di ospitare i sedicenti profughi nelle proprie abitazioni, ma al tempo stesso son felicissimi di vederli nelle case altrui. Purtroppo sono molti i casi come questo, dove i residenti di palazzine simili a quella di Briosco, sono costretti a ‘subire’ in maniera forzosa la cosiddetta solidarietà, mediante l’imposizione di immigrati sul pianerottolo di casa – conclude Andrea Monti – con tutti gli inconvenienti che queste situazioni portano in dote.”

Il sindaco di Briosco replica alle accuse di Andrea Monti

Dal Comune, immediata, arriva la replica del sindaco di Briosco che nega di aver mai dato alcuna disponibilità alla Cooperativa per il trasferimento dei richiedenti asilo in città: “Gli appartamenti sono stati resi disponibili dalla proprietà degli stessi. Questo trasferimento fa seguito a contatti tra la Cooperativa suddetta e la Prefettura di Monza, in esecuzione dell’accordo sottoscritto dal Ministero dell’Interno, ANCI e Alleanza Cooperative Italiane. Abbiamo chiesto alla Prefettura di Monza di individuare un altro sito in un contesto più idoneo e meno penalizzante per i comproprietari del condominio interessato ma al momento non abbiamo ricevuto alcuna risposta! – e conclude – ora vediamo se Monti sarà in grado di far cambiare idea al suo Ministro degli interni”.

Intanto, qualcosa Monti già è pronto a farla: attraverso una nota stampa, infatti, ha annunciato che questa sera si presenterà alla palazzina di via Verdi per un sopralluogo.

In apertura foto di archivio.

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