Attualità

Vimercate, ritrovata la panchina anti-violenza

Ritrovata questa mattina all'interno delle palestre ed è subito stata ricollocata al suo posto. La direzione della scuola: "Ora riempiamo Vimercate di panchine rosse"

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Ritrovata la panchina rossa dell’Einstein. È successo questa mattina, martedì 19 giugno: il simbolo scomparso nei giorni scorsi, che aveva scosso tanto la comunità scolastica e non solo, è stato fatto ritrovare all’interno dei palloni in cui ci sono le palestre dell’Omnicomprensivo e immediatamente rimesso al suo posto, ovvero davanti all’ingresso della scuola, vicino alla rosa rossa.

Ovviamente, si ignora come questo possa essere successo: aggirarsi senza essere notati, portando sulle spalle una panchina rossa, sembra alquanto improbabile alla luce del giorno. Ma è anche vero che chi ha compiuto il gesto deve per forza averlo fatto in un orario in cui era possibile accedere alle palestre, in cui cioè le porte erano aperte. Le scuole ormai sono chiuse, poche persone si aggirano per cortili e corridoi, ma la sparizione e la riapparizione della panchina resta un mistero.

I FATTI E LA MOBILITAZIONE

Già gli atti vandalici che avevano colpito l’Omni sarebbero bastati, ma il furto della panchina di legno contro la violenza sulle donne dipinta dalle studentesse dell’Einstein aveva lasciato davvero di sasso tutti: dopo qualche giorno, la speranza che si trattasse di uno scherzo era ormai naufragata, lasciando il posto al senso di sgomento per quanto accaduto.

Nelle scorse ore l’intera comunità scolastica e quella cittadina si  erano mobilitate per ribellarsi all’inciviltà di un gesto tanto assurdo: obiettivo, riempire la città di panchine rosse, oggetti già carichi di significato che avevano acquistato doppio valore, quello della lotta contro la violenza sulle donne ma anche della lotta conto la violenza in genere. Perché chi ha rubato quella panchina ha commesso un atto estremo di violenza, ha dato uno schiaffo all’impegno delle ragazze e al significato che aveva per loro quell’impegno, ha calpestato il valore di una giornata spesa per donare alla scuola e alla città un simbolo tanto importante.

«Non abbiamo bisogno di soldi ma di panchine – aveva scritto in un comunicato la direzione scolastica dell’Einstein – Durante l’estate donateci vecchie panchine ancora in buono stato, noi le dipingeremo di rosso, ci metteremo una scarpetta e, dopo gli opportuni accordi con l’Amministrazione comunale, le collocheremo nei parchi cittadini, nelle piazze, per le vie. A questo lavoro la scuola dedicherà una giornata a settembre, sarà l’occasione per trasformare un gesto vandalico imbecille e offensivo in azione collettiva di solidarietà, in un impegno dell’intera città contro la violenza».

Oggi non si torna indietro: la panchina rossa è tornata a casa, ma quanto successo va condannato. Quindi a tutta dritta verso una Vimercate piena di panchine rosse, perché, come fanno sapere dalla direzione dell’Einstein, è importante fare riflettere su quanto accaduto e sui continui attacchi che l’Omnicomprensivo subisce da tempo. È ora di darci un taglio.

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