Politica

Vimercate, l’opposizione contro il sindaco: “O si scusa o boicotteremo il Consiglio”

PD, FI, Noi per Vimercate e Vimercate Futura si sono sentiti oltraggiati dal commento di Sartini sui social: "Ci ha dato dei mafiosi, vogliamo spiegazioni"

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Che quanto successo la scorsa settimana in Consiglio a Vimercate avrebbe avuto strascichi, era nell’aria. Eventuali dubbi sono stati del tutto spazzati via dai Consiglieri di opposizione che hanno comunicato che non hanno nessuna intenzione di lasciar perdere: sul commento scritto dal sindaco Francesco Sartini su Facebook in riferimento al caso Malaspina esigono spiegazioni e scuse, e se non arriveranno, Partito Democratico, Forza Italia, Noi per Vimercate e Vimercate Futura non parteciperanno più alle sedute del Consiglio Comune.

«Un’iniziativa dolorosa, ma dovuta» ha commentato la capogruppo del PD Mariasole Mascia, che ha parlato di «punto più basso della storia di Vimercate». Decisione che vede d’accordo tutte le opposizioni, di destra, centro o sinistra, come confermato in una conferenza stampa convocata il 4 giugno, che ha visto riuniti attorno allo stesso tavolo Cristina Biella (FI), Alessandro Cagliani (Noi per Vimercate), Davide Nicolussi e Elena Allevi (PD) e un rappresentante di Vimercate Futura che ha sostituito solo per l’occasione il consigliere Mattia Frigerio.

LA VICENDA

La questione ha a che vedere con un commento del sindaco Francesco Sartini nei giorni scorsi a un post pubblicato su Facebook dal consigliere Carlo Amatetti riferito al caso Domus Aurea e all’imprenditore Malaspina. Sartini aveva così scritto: «Questa storia purtroppo offre una preoccupante chiave di lettura degli ignobili e artificiosi attacchi mossi ai danni di Claudio Grossi. Non posso che essere solidale con Claudio e Ada Civitani per le difficoltà che affrontano e per la loro generosità nel combattere l’ingiustizia».

Parole che hanno offeso i consiglieri di opposizione, che si sono sentiti presi in causa: secondo loro, infatti, le parole del sindaco volevano far intendere che tutte le accuse mosse contro l’assessore al Bilancio (soprattutto le loro) c’entrassero in qualche modo con il caso balzato agli onori della cronaca nei giorni scorsi. Così, nella seduta consiliare del 30 maggio, le opposizioni hanno chiesto scuse e chiarimenti al Primo cittadino, che non sono arrivati e hanno generato un polverone concluso con il loro abbandono dell’aula, fino all’epilogo di lunedì 4 giugno.

LA SCELTA DELLE OPPOSIZIONI

I Consiglieri di opposizione accusano il sindaco di avergli, in soldoni, dato dei collusi. Ovvero: dal momento che nel post del sindaco si parla di “ignobili e artificiosi attacchi mossi ai danni di Claudio Grossi” e dal momento che a muovere attacchi sono state proprio le opposizioni, la “preoccupante chiave di lettura” a cui si riferisce Sartini, secondo loro, non può che essere che all’interno del Consiglio vimercatese sieda qualcuno che ha in qualche modo a che vedere con il caso Malaspina e che quindi se l’è presa con Grossi per questo motivo.

MASCIA: «ACCUSE PER COPPRIRE L’IMMOBILISMO DELLA GIUNTA»

«D’ora in avanti, ogni volta che verrà convocato un Consiglio Comunale parteciperemo, chiedendo al Sindaco scuse o spiegazioni – ha chiosato Mascia – Se non dovessero arrivare, lasceremo ogni volta l’aula. Non faremo mai mancare la voce dell’opposizione ai cittadini, ma finché i chiarimenti non arriveranno non potremo più sederci a questi tavoli». Nessuno scivolone, per la capogruppo PD quello del sindaco è una mossa voluta: «Penso che questo lanciare accuse e illazioni serva a coprire l’immobilismo totale in cui la città di Vimercate si trova da due anni».

BIELLA CONTRO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: «SI DIMETTA»

D’accordo anche Cristina Biella, che ha ribadito l’accordo sulla strategia che verrà adottata dalle opposizioni e sottolinea: «Il sindaco non ha mai commentato nulla sui social, mi domando perché l’abbia fatto proprio ora e proprio su questo. Non penso che sia stata una semplice negligenza».

Biella poi ha lanciato una stoccata al presidente del Consiglio, Giovanni Del Buono, colpevole, a suo dire, di aver fatto ostruzionismo affinché il dibattito sulla questione fosse impedito: «Ha interpretato a suo piacimento il regolamento del Consiglio, mettendosi al servizio dei grillini e non garantendo l’imparzialità e quindi il corretto svolgimento della seduta. Non ci siamo sentiti rappresentati, né tutelati nell’esercizio del nostro diritto. Ha avuto un comportamento arrogante e autoritario, dato dall’assenza di autorevolezza, sintomo di totale inadeguatezza. Colui che avrebbe dovuto disciplinare il dibattito lo ha di fatto impedito: un Presidente del Consiglio inadeguato, dovrebbe fare atto di umiltà e dimettersi».

CAGLIANI CONTRO IL PM: «SIAMO POLITICI ONESTI»

Mentre le critiche di PD e FI restano nei confini vimercatesi, quelle di Alessandro Cagliani vanno oltre, raggiungendo il PM Salvatore Bellomo, che durante la conferenza stampa sul caso Domus Aurea ha rilasciato dichiarazioni che fanno intendere un possibile proseguimento delle indagini nei Comuni della Brianza, dichiarando: «Un imprenditore edile di questo livello ha contatti con tanti Comuni, i costruttori devono richiedere concessioni, variazioni al Pgt, evidentemente dovremo verificare se queste richieste o provvedimenti a lui favorevoli abbiano seguito il corso regolare o non abbiano preso vie trasversali come nel caso del reato prescritto».

Bene, Cagliani non ci sta: «I tanti politici del territorio che sono silenziosi e onesti, lavorano di fatto in modo volontario, affrontando tematiche che portano spesso grandi responsabilità e lo fanno con onestà e impegno – ha chiosato – A fronte di dichiarazioni come quelle di Bellomo, arriva il politico di turno che si sente autorizzato a lanciare accuse infamanti come è successo nel caso del sindaco di Vimercate».

Non resta ora che vedere quel che accadrà, se la questione verrà affrontata e come dalla Giunta di Francesco Sartini o se, per conoscere il finale di questa vicenda, bisognerà aspettare la convocazione del prossimo Consiglio Comunale.

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