Vandali all’Omni, la Preside: “Pronti a una petizione se la Provincia non interviene”

L’appello della dirigente del Vanoni Elena Centemero: “Servono videocamere e custode, le istituzioni ci hanno completamente abbandonato”
«Questo istituto scolastico è stato completamente abbandonato dalla Provincia». All’indomani del raid vandalico che ha colpito per l’ennesima volta l’Omnicomprensivo di Vimercate, la preside dell’Istituto Vanoni Elena Centemero (ex Europarlamentare di FI) sferra un duro attacco nei confronti della Provincia e del Presidente Roberto Invernizzi (Pd).
L’APPELLO: “NON POSSIAMO ANDARE AVANTI COSÌ”
«Tutti i Presidi di questo plesso, che conta quasi 5mila studenti provenienti da tutto il vimercatese, si stanno impegnando per dare valore alle nostre scuole, per migliorare l’educazione e la formazione dei ragazzi. E cosa fa la Provincia, l’ente che dovrebbe aiutarci in questo senso? Nulla. Per l’ennesima volta, chiedo un intervento: servono videocamere di sorveglianza e un servizio di guardiania notturna. Lancio un appello anche ai Comuni, affinché facciano pressione su chi di dovere e perché ci aiutino. Siamo pronti a scendere in campo noi stessi e a lanciare una raccolta firme tra i genitori: così, di sicuro, non possiamo andare avanti».
IL FATTO
Questa volta, all’Omni, i vandali sono entrati nella notte dell’ultimo giorno di scuola, tra il 7 e l’8 giugno. Hanno scavalcato indisturbati i cancelli, probabilmente dalla parte dell’Einstein, riuscendo ad accedere in tranquillità ai locali e a devastarli. Nella successiva mattinata, docenti, presidi e alunni, si sono trovati davanti un campo di battaglia: prese di mira soprattutto le palestre, dove sono stati rotti la porta, strappati i fili illuminanti e il tendone di copertura, piegati i pali delle reti di pallavolo, addirittura sfondata una parete di cartongesso, lasciando cartacce e avanzi di cibo dappertutto. Sono riusciti anche a forzare la finestre di una classe, e una volta all’interno hanno rubato le due casse audio delle lavagne multimediali.
LA PRESIDE: “LA POLITICA È ASSENTE”
«È chiaro che ci troviamo davanti a un’emergenza educativa – ha chiosato la Centemero – Su questo aspetto dobbiamo lavorare tutti, la scuola, ma anche le famiglie e le istituzioni. I miei alunni sono molto educati, rispettano regole precise, durante l’intervallo non possono uscire e dal prossimo anno introdurrò il campanello per poter accedere alla scuola. Ma questo lo faremo a spese nostre, la politica è totalmente assente. Siamo stanchi dell’incuria delle istituzioni, del modo in cui la Provincia ci ha totalmente abbandonato. Non hanno neppure acconsentito alla richiesta di alcuni alunni di estendere l’orario dei pullman fino al pomeriggio dal prossimo anno».
Nei giorni scorsi sulla questione sono intervenuti anche i deputati della Lega, Massimiliano Capitanio e Giulio Centemero, che già qualche mese fa avevano effettuato un sopralluogo all’interno dell’istituto. «La recente incursione vandalica ha messo a nudo ancora una volta la vulnerabilità del plesso scolastico – hanno commentato – Questo nuovo raid, purtroppo, è figlio della sensazione diffusa che all’interno si possa fare di tutto: spacciare, portare alcolici, entrare di notte indisturbati e impuniti».
I deputati chiedono di convocare un tavolo ad hoc sulla sicurezza per “mettere insieme responsabilità e risorse dei Comuni, della Provincia e della Regione”. Se questo tavolo non ci sarà, la Centemero non ha più nessuna intenzione di attendere: «Organizzeremo una petizione, siamo stanchi: noi professori stiamo facendo tanto, ci aspettiamo che lo facciano anche le istituzioni»