Chiusura delle biglietterie? Trenord incontra i sindaci di Arcore, Desio e Seveso

Il timore dei tre sindaci è che le stazioni diventino «terra di nessuno».
I primi cittadini di Desio, Seveso e Arcore incontreranno Trenord per fare chiarezza sulla questione della chiusura delle biglietterie nelle tre stazioni. «Dopo le indiscrezioni pubblicate dalla stampa locale e la smentita, informale, giunta via email di Trenord, ci aspettiamo una parola definitiva». Così Roberto Corti, sindaco di Desio, Paolo Butti, sindaco di Seveso, e Rosalba Colombo, sindaco di Arcore, anticipano l’incontro con Trenord di mercoledì 20 giugno a Desio.
Il timore dei tre sindaci è che le stazioni diventino «terra di nessuno. Le biglietterie sono il primo presidio di sicurezza nelle stazioni. Non solo. Sono anche un “argine” al degrado delle stazioni e un importante punto di riferimento, in termini di servizi, per gli utenti. Toglierle significa rischiare di fare degli scali ferroviari terra di nessuno».
Inoltre chiedono decisioni condivise: «Riteniamo, poi, che decisioni di questo tipo debbano essere prese considerando il parere dei sindaci, che sono i responsabili della sicurezza sui loro territorio. Trenord, società a partecipazione pubblica, – proseguono Corti, Butti e Colombo – non può prendere decisioni unilaterali e comunicarle ai sindaci a mezzo stampa».
Trenord dal canto suo, tramite una nota stampa divulgata qualche giorno fa, ha spiegato come intende impostare la rete vendita entro il 2019, ovvero attraverso un potenziamento che passa dalla trasformazione delle tradizionali biglietterie in punti dedicati all’accoglienza a 360°, dove la bigliettazione diventerà totalmente digitale.
Sul caso sta facendo pressione anche la Lega che ieri, per bocca del consigliere regionale leghista Alessandro Corbetta e del commissario provinciale del Carroccio e consigliere provinciale Andrea Villa, ha commentato: «un progetto di tagli che ci vede fortemente contrari e su cui faremo sentire la nostra voce».
Foto di repertorio