Cyberbullismo, Cambiaghi: “Il ruolo della scuola determinante nel progetto Hackaton”

La Giunta regionale lombarda, a seguito del parere favorevole espresso dalla Commissione consiliare, ha deliberato l'integrazione di un progetto per la prevenzione ed il contrasto al fenomeno del bullismo e cyberbullismo.

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La Giunta regionale lombarda, a seguito del parere favorevole espresso dalla Commissione consiliare, ha deliberato oggi l’integrazione del progetto denominato “Hackaton regionale sul tema del Rispetto in rete, quali le soluzioni. La parola agli studenti”, iniziativa che rientra nell’ambito della convenzione sottoscritta con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia per la prevenzione ed il contrasto al fenomeno del bullismo e cyberbullismo. Il contributo economico di Regione Lombardia previsto per il 2018 per lo sviluppo del progetto è di 20.000 euro.

DE CORATO: OBIETTIVO PROGETTO CONOSCENZA STRUMENTI PER COMBATTERE FENOMENO

“L’obiettivo di Hackaton  – ha dichiarato Riccardo De Corato assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia, è quello di promuovere presso le scuole la realizzazione di una molteplicità di prodotti e strumenti per la gestione ordinaria in ottica preventiva e d’intervento del fenomeno del bullismo/cyberbullismo oltre che di realizzare un percorso di formazione per il personale docente, volto ad offrire conoscenze e strumenti d’intervento sui diversi aspetti del bullismo”.

CAMBIAGHI: SCUOLA DETETERMINANTE PER RISOLVERE PROBLEMI

“Negli ultimi mesi, sempre più spesso le cronache locali e nazionali parlano di bullismo. E’ importante che tutti riconoscano la gravità di questi atti e le conseguenze negative per la crescita sia delle vittime, segnate da una profonda sofferenza, sia dei giovani prevaricatori, che corrono il pericolo di indirizzare il loro cammino verso la devianza e la delinquenza” – ha spiegato l’assessore allo Sport e Giovani di Regione Lombardia, Martina Cambiaghi.

La scuola è determinante perchè gli episodi più gravi riguardano l’ambito scolastico. Gli  interventi hanno l’obiettivo primario di coinvolgere l’intera comunità scolastica, con tutte le sue componenti, nella prevenzione e nella gestione delle situazioni più gravi. Il dialogo con i docenti è basilare, così come lo sono le strategie che la scuola può adottare per contrastare questo fenomeno e che riguardano soprattutto la supervisione dei professori. E’ importante parlare con i dirigenti per individuare con quali modalità le scuole affrontano il problema del bullismo e come intendono muoversi per proteggere il minore dalle prepotenze”.

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