Cultura

Alternanza scuola lavoro. Tre istituti di Monza imparano a fare impresa

La Project Automation, in collaborazione con Assolombarda, presente tre inediti racconti sull'alternanza scuola lavoro

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C’è il mondo della scuola. E poi, c’è il mondo del lavoro. Due realtà imprescindibili eppure, spesso, lontane tra di loro. Si guardano. Si accusano, ma non si parlano. Ma ogni tanto le cose vanno diversamente e c’è chi, nella scuola, vede grandi opportunità di crescita. “Gli studenti sono una risorsa infinita. Le aziende che non lo capiscono, perdono una grande opportunità”. Così esordisce Fabrizio Felippone, amministratore delegato della Project Automation. L’azienda che, in collaborazione con Assolombarda, ha ospitato il progetto alternanza scuola lavoro.

Biassono. Martedì 5 giugno. Nella sede della Project Automation, in via Friuli 4, sono stati presentati i risultati di tre ambiziosi progetti sull’alternanza scuola lavoro.  “Sono molto orgogliosa – dichiara Maria Grazia Bonanomi, del sistema formativo e capitale umano di Assolombarda – di essere qui oggi. L’obiettivo che ci ha mossi – sostiene – è stato quello di far vivere ai ragazzi un’esperienza unica”.

Tre scuole. La Mosè bianchi, la Pino Hensemberger e la Nanni Valentini. Tre progetti diversi. Un centinaio, in totale, gli studenti coinvolti. Obiettivo finale, quello di mettere in contatto il mondo scolastico con la realtà lavorativa. “Da questa esperienza – asseriscono gli studenti – abbiamo ricavato una proficua crescita professionale e personale. Un’esperienza unica, che ci ha inseriti nel mondo del lavoro e ci ha reso più maturi e responsabili grazie alle sue improrogabili scadenze”.

 

DI COSA SI TRATTA

“È un progetto esclusivo di grosso contenuto: “Lo dichiara l’amministratore delegato della Project Automation. E ogni progetto ha una sua individualità ben specifica. “Vogliamo uscire dai luoghi comuni – asserisce Felippone – dimostrando che la scuola italiana è un fiore all’occhiello e che il lavoro di gruppo è una sommatoria maggiore rispetto ai singoli saperi”. Per i ragazzi coinvolti, infatti, la cooperazione, la progettazione e l’individuazione di abilità specifiche, è stata di fondamentale importanza. Ogni singolo sapere, è stato messo a disposizione di un bene comune, ma soprattutto più grande. Quello del team building.

Tre scuole, si è detto. Tre diversi progetti. Il Mosè Bianchi ha presentato la “Break in bed Srl“. Un’idea nata in seguito ad un’analisi di mercato, condotta dalla classe 4 p dell’istituto. L’indagine, che ha condotto alla progettazione di un’applicazione capace di essere concorrenziale nel mercato del food delivery, ha portato gli studenti a concentrati sull’ipotesi di ampliare il mercato delle colazioni a domicilio, creando una start up che fornisse colazioni realizzate con prodotti biologici e possibilmente a km 0.

Studenti della 4 P del Mosè Bianchi

L’istituto Pino Hensemberger ha sviluppato un progetto di sviluppo software. Nello specifico, la realizzazione di tre differenti App, ossia la MobilePA, che permette ai dipendenti aziendali la gestione delle trasferte o delle attività svolte fuori sede. L’MCube, che sfruttando la tecnologia NFC, permette ai tecnici di gestire direttamente sul campo i ticket relativi agli interventi. E, ultima ma non ultima, la P@Winery. Un progetto innovativo, che riguarda la realizzazione, ex novo, di una App per l’organizzazione di una cantina amatoriale.

Studenti della Pino Hensemberger

 

Il liceo artistico Nanni Valentini, invece, ha realizzato tre pannelli decorativi di cm 240 x 690. Alla Project Automation, arte e impresa si incontrano. “Due mondi diversi – spiega Felippone – ma che in realtà, vicini dialogano tra loro, quando sono connessi. Scopo del progetto, è stato quello di rendere più piacevole la permanenza dei dipendenti attraverso l’affissione di pannelli murali, che illustrino le principali attività dell’azienda. Ossia il monitoraggio ambientale, il monitoraggio e controllo della mobilità e il sistemi di gestione del trasporto pubblico. 

Studenti del Nanni Valentini

Un progetto che ha reso fieri soprattutto gli studenti. Piccoli adulti che crescono, verso il mondo del lavoro. Ma anche un progetto che ha accresciuto una solida realtà aziendale. “Trasmettere ai giovani i valori e la cultura di impresa, è per noi tutti cosa fondamentale – dichiara Felippone – ma dobbiamo imparare a trasmetterli, questi valori, adeguandoci noi al  linguaggio delle nuove generazioni, che è sicuramente più evoluto del nostro”.

Un punto di incontro, forse un unicum, dove la scuola ha imparato dal lavoro e il mondo del lavoro ha imparato dalla scuola.

 

 

 

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