Ambiente

Vimercate, sempre più macchine, traffico e trasporti pubblici “inutili”

I dati emergono dal primo incontro pubblico sul PUMS. Obiettivo: analizzare la mobilità e ascoltare i cittadini, per costruire una città sempre più a misura d'uomo

Vimercate-serata-PUMS

Cittadini sempre meno sostenibili, che usano sempre di più l’auto, anche per muoversi da un punto all’altro della città; strade spesso non accessibili ai pedoni, trafficate o giudicate pericolose; traffico sempre più intenso, livelli di CO2 più alti di tutto il circondario e trasporti pubblici costosi e “inutili”: questa la fotografia che emerge dal primo incontro pubblico sul PUMS di Vimercate.

Immagine tutt’altro che confortante, elaborata da un gruppo di tecnici scelti dall’Amministrazione per redarre il PUMS, i quali hanno iniziato a indagare la situazione della mobilità a Vimercate, grazie anche a un sondaggio presentato ai cittadini nei giorni scorsi. All’evento pubblico, hanno preso parte oltre ai partner che stanno lavorando al progetto, anche il sindaco Francesco Sartini e l’Assessore all’Ambiente Maurizio Bertinelli. 

Si tratta, come gli intervenuti all’evento ci hanno più volte tenuto a sottolineare, di informazioni ancora indicative, in fase di elaborazione; i dati del sondaggio, in particolare, non sono rappresentativi dell’intera popolazione, ma danno un’indicazione importante sul sentire della gente. Informazioni essenziali per poter cominciare a muoversi verso una Vimercate più sostenibile.

OGGI: UNA VIMERCATE PER NULLA SOSTENIBILE

Dati alla mano, ecco dunque che ne viene fuori una città che si sposta sempre più in macchina e sempre meno in bicicletta o con i mezzi pubblici. Ma non certo perché i cittadini non vogliano farlo, anzi: nel sondaggio la maggior parte di loro rivela che vorrebbe muoversi prima di tutto sulle due ruote, poi utilizzando la metropolitana. Dunque, cosa non funziona?

È presto detto: l’offerta di mobilità pedonale e ciclabile, stando ai dati raccolti, è decisamente scarsa, la segnaletica incoerente e poco chiara, alcuni tratti sono tortuosi o poco confortevoli, il traffico in centro è elevato, soprattutto nelle ore di punta, e questo porta i residenti a sentirsi tutt’altro che sicuri. Eppure le potenzialità di Vimercate sono enormi se si considera che in meno di 30 minuti a piedi è possibile attraversare la città, mentre in 15 minuti in bici si raggiunge, per esempio, la stazione di Arcore.

E cosa dire del trasporto pubblico locale? Una situazione assai particolare se si considera che per mantenerlo l’Amministrazione spende 2mila euro al giorno per trasportare meno di 300 passeggeri.

OBIETTIVO: UNA CITTÀ A MISURA D’UOMO

Non parliamo poi del traffico veicolare interno: secondo le stime, in alcune zone, transitano dalle 1.500 alle 2mila auto all’ora, per attraversare il paese da est a ovest e poter così accedere a tangenziali e strade a scorrimento veloce. A ciò si aggiunga il fatto che a Vimercate ci sarebbero 6 auto ogni 10 abitanti, stima ben superiore alla media italiana ed europea, e che le tonnellate di CO2 prodotte nel vimercatese superano di parecchio quelle emessa dalle zone limitrofe.

Che fare dunque? Lavorare per redarre il PUMS, un piano che non è obbligatorio per legge per il Comuni sotto i 30mila abitanti ma che la Giunta pentastellata e in particolare l’assessore all’Ecologia Maurizio Bertinelli ritengono indispensabile. Scopo: ridisegnare la mobilità cittadina, seguendo un percorso lungo (si parla di anni), in cui verranno coinvolti cittadini e soggetti portatori di interesse che contribuiranno alla definizione di un percorso fatto di piccoli step misurabili e realizzabili.

«Dai dati che emergono dal sondaggio è evidente l’interesse dei cittadini nei confronti di una città più a misura d’uomo – ha commentato Paolo Ruffino, ingegnere presso la società olandese Decisio che si occupa della redazione del PUMS – Sicuramente da qui sarà indispensabile partire per poter dare una percezione di maggiore sicurezza da parte dei cittadini, in modo da incentivare l’utilizzo delle biciclette, implementando la rete ciclabile. Bisognerà poi investire sui trasporti, incentivandone l’utilizzo, e ancora lavorare per ridurre il traffico».

Insomma, il lavoro da fare è tanto. Ai cittadini si chiede la massima partecipazione, per esempio, compilando il sondaggio a cui è ancora possibile partecipare.

A tutta dritta, insomma, verso una Vimercate sostenibile.

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