Sociale

Siria, la Onlus di Monza “Insieme si può fare” apre la prima scuola

Nel campo sfollati di Bab al-Hawa l'organizzata, fondata nel 2013 da Lorenzo Locati, darà vita ad un edificio con sei aule in muratura. Vi studieranno fino a 200 bambini. Partita la raccolta fondi.


Il futuro di un popolo parte anche dalla capacità di istruire e dare una formazione ai suoi cittadini più giovani. Se, poi, ci si trova nel contesto di una guerra civile sanguinante, che in 7 anni ha fatto centinaia di migliaia di vittime, milioni di rifugiati e miliardi di euro di danni, diventa ancora più importante mantenere accesa la fiammella della speranza di un domani migliore.

E’ quello che cerca di fare in Siria “Insieme si può fare”, l’organizzazione nata cinque anni fa a Monza per una prima missione di beneficenza denominata “Pasqua in Siria” e poi diventata Onlus nel 2014. Che, dal primo viaggio di solidarietà nel 2013 e l’invio del primo di oltre 40 container di aiuti, è al fianco del martoriato popolo mediorientale, sempre più fiaccato da un conflitto civile di cui non si vede la fine. Tanti i progetti e le iniziative messi in campo da “Insieme si può fare” (leggi l’articolo).

Il prossimo obiettivo, ormai già messo in cantiere, dalla Onlus di Monza, fondata da Lorenzo Locati (nella foto in basso), ex professore di Educazione fisica al Liceo artistico Nanni Valentini, è la prima scuola interamente costruita da “Insieme si può fare”.

“Circa un mese fa il nostro referente in Turchia è andato a verificare le condizioni della Scuola Speranza nella provincia di Idlib e della Scuola Marina a Sarmada – racconta Locati – tornando si è fermato nel campo sfollati di Bab al-Hawa, al confine tra Siria e Turchia, dove c’è una scuola assolutamente fatiscente dislocata in cinque tende, che sono un forno d’estate e una ghiacciaia d’inverno. Qui sorgerà la prima ‘Insieme si può fare school’ – continua – sei aule in muratura da 7×6 metri di grandezza, in cui studieranno 180-200 bambini delle elementari, più un piccolo edificio per la direzione e i servizi igienici”.

La raccolta fondi per coprire i 15mila euro di costi necessari alla costruzione della ‘Insieme si può fare school’ è già partita. Ed è disponibile il nuovo Iban della Onlus per dare il proprio contributo. “Una donatrice anonima ha già finanziato il materiale scolastico per tutto l’anno prossimo – spiega il presidente dell’organizzazione monzese – inoltre abbiamo coinvolto una scuola dei Salesiani a Milano e un Istituto comprensivo di Brescia, che hanno deciso di sostenere la nostra iniziativa con un gemellaggio. A Bab al-Hawa i lavori per la nuova scuola sono già partiti con la bonifica del terreno e la posa del materiale inerte – continua – a settembre i bambini saranno in aula”.

Se la prima ‘Insieme si può fare school’ è quasi pronta ad aprire i battenti, la Onlus, che ha sede nel capoluogo della Brianza, continua a seguire altre tre scuole dislocate vicino al delicato confine tra Siria e Turchia. La Plaster School a Reyhanli, dove si cerca di fornire ad un gruppo di bambini, figli di famiglie profughe in difficoltà, un’occasione di crescita e recupero. Recentemente è stata finanziata anche con i proventi della vendita del libro “Every child is my child – Storie vere e magiche di piccola, grande felicità”, scritto con  il contributo di 33 personaggi dello spettacolo,  da Claudio Bisio a Fedez, da Martina Colombari a Vittoria Puccini a Luca Zingaretti.

Poi c’è la Scuola Speranza nella provincia di Idlib, finanziata da una cena di carità, che si è svolta a Cinecittà a Roma, organizzata da Desiree Colapietro Petrini Abete. Infine la Scuola Marina a Sarmada in Siria, a 50 km da Aleppo, dedicata a Marina Fasser, una studiosa italiana uccisa in un incidente stradale a Berlino ed innamorata della Siria. “In questo caso, dopo aver fornito pannelli solari, cisterne per la raccolta dell’acqua, computer, vestiti e materiale didattico, abbiamo aperto una nuova sottoscrizione – annuncia Locati – l’obiettivo è realizzare lavori sostanziali di miglioramento e sostenere tutto l’anno scolastico dei 450 bambini della Scuola Marina”.

Tra le iniziative più recenti c’è poi il Progetto “Adotta un ferito”. “In Turchia, grazie al nostro gruppo di volontari e collaboratori di Udine, garantiamo un contributo mensile per l’affitto e la consegna di circa 20kg di cibo alle famiglie di 5 feriti molto gravi – spiega Locati, che dal 31 marzo al 5 aprile di quest’anno è stato per la sesta Pasqua consecutiva in Siria, dove tornerà a luglio – ringraziamo tutti i donatori in particolare gli abitanti di Spilimbergo, che hanno adottato questo bel progetto”.

Nonostante le risorse sempre troppo esigue, la quantità di idee messe in campo da “Insieme si può fare” è davvero sorprendente. Per farlo sono necessarie la volontà, l’intraprendenza e l’impegno di persone come la Dott.ssa Noura Warrak di Brescia. Perché il bene, probabilmente, sarà anche meno diffuso del male, ma ha una forza vitale capace di abbattere barriere ed ostacoli all’apparenza insuperabili. Ed in fondo, come diceva il filosofo Voltaire, “l’uomo è colpevole soltanto del bene che non ha fatto”.

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