Ambiente

Urbanistica, ambientalisti: “Valorizzare l’ambiente e quanto c’è di invenduto”

Il Coordinamento di comitati e associazioni critico verso le recenti decisioni in ambito urbanistico del Comune di Monza.

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Un secco no da parte del Coordinamento di comitati e associazioni alle recenti decisioni in ambito urbanistico a Monza. Lo sguardo è in particolare rivolto verso le novità delle scorse settimane. “L’amministrazione – spiegano gli ambientalisti in una nota – ha approvato in aprile tre delibere finalizzate “ad aumentare l’attrattività del territorio e per la riduzione dei tempi per il recupero delle aree dismesse”. Questo viene attuato con una serie di sconti sugli oneri di urbanizzazione, fino al 60%.
Facciamo notare – continuano – che basare l’attrattività di un territorio sulle nuove edificazioni è perlomeno riduttivo, in quanto la stessa è invece data dai livelli di qualità dell’ambiente, di qualità dell’aria, di dotazione di trasporti pubblici agevoli, dal paesaggio urbano e dall’immagine del luogo (identità), dalla offerta di attività culturali e ricreative, dalla dotazione di verde urbano e sovracomunale, dalla salvaguardia del patrimonio agricolo.
E’ noto che gli aspetti ambientali sono il principale fattore di attrazione delle città, dove tramite lo sviluppo sostenibile si migliora la qualità della vita dei cittadini.
Non a caso, nell’Ecosistema urbano 2017, rapporto che Legambiente redige ogni anno, Monza è al 94° posto (su 104) tra le città capoluogo di provincia.

Con quale logica si vuole agevolare ancora l’edilizia residenziale sia economicamente sia nelle tempistiche di approvazione? In realtà, c’è un’offerta già disponibile fin da ora e il mercato edilizio è già saturo almeno per i prossimi 10 anni (per circa 5 mila nuovi abitanti) che grava su Monza dove, stando ai dati del censimento, vi sono almeno 3.700 alloggi sfitti.

Altrettanto grave -proseguono – è l’approvazione da parte della Giunta comunale della delibera sulla monetizzazione delle compensazioni ambientali, dove si prevede che al posto della cessione di aree agricole per compensare gli interventi di nuova costruzione, sia possibile monetizzarle (62 euro/mq). Come dire: “meno verde e più soldi”.

Chiediamo chiarezza sul fatto che gli introiti derivanti da tali eventuali monetizzazioni siano vincolate alla riqualificazione ambientale della città, per l’acquisizione al patrimonio comunale delle aree che il PGT prevede a verde pubblico, tenendo presente che scopo fondamentale della compensazione è quello di garantire la conservazione del patrimonio (ormai scarso) di aree non edificate della città“.

 

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