Politica

Monti (Lega) contro Corbetta (M5S): “Pedemontana va fatta, per il resto c’è il Maalox”

Andrea Monti e Gianmarco Corbetta hanno sempre avuto idee diametralmente opposte su Pedemontana. E anche se ora i rispettivi partiti si sono uniti per governare, le divergenze sembrano impossibili da sanare.

andrea monti regione lombardia 2018

Lega e M5S avranno anche trovato un accordo per il governo, ma a livello locale le differenze sembrano ancora macroscopiche. E, probabilmente, difficili da sanare. È il caso, per la Lombardia, di Pedemontana: tema caldo su cui si sono scontrati il leghista Andrea Monti, consigliere regionale e vice presidente della Commissione Territorio e Infrastrutture, e il senatore pentastellato Gianmarco Corbetta, anche lui ex consigliere regionale, a partire da diverse interpretazioni del programma di governo. I due politici brianzoli sostengono da sempre posizioni opposte sull’autostrada voluta da Maroni: il primo è favorevole, il secondo contrario. E mentre il senatore continua a ribadire che «per Pedemontana lombarda, così come per tutte le opere non esplicitamente citate nel contratto, la discussione è rimandata al comitato di conciliazione, dove il M5S continuerà a ribadire la sua contrarietà, dove continueremo a combattere per i nostri valori, non arretrando di un centimetro», dal Pirellone il consigliere leghista ribatte che «Pedemontana va fatta e nulla nel programma di governo lascia intendere il contrario. Per il resto c’è il Maalox».

Ma Corbetta sembra determinato a non rinunciare alla sua battaglia NoPed: anche per questo è stato indicato da Il Fatto Quotidiano del 22 maggio come «senatore ribelle», potenziale voce divergente rispetto agli accordi firmati da Di Maio e Salvini. «L‘era delle grandi opere inutili è finita: chi vuole leggere altro nel contratto sbaglia – ha dichiarato il senatore brianzolo. Che aggiunge -: Sulle grandi opere inutili non c’è bisogno di alcuna ribellione». D’altra parte per Corbetta, che pure ha ammesso che il futuro dell’autostrada dovrà essere deciso a Roma, ha affermato che «Pedemontana è come un ciclista ormai spompo che si accorge di essere andato fuori strada: corregge il percorso e torna un pochino indietro ma ha fiato per percorrere solo altri 100 metri quando la gara dura 200 chilometri».

«Capisco il nervosismo di Corbetta, che ha dovuto subire una cocente delusione nel constatare come nel programma di Governo non vi sia menzionato nessuno stop a Pedemontana – insinua invece Monti -. Ad essere precisi anzi esiste uno specifico paragrafo, a pagina 49 del Contratto per il Governo del cambiamento, che rafforza l’idea su come sia necessario attrezzare e ammodernare le reti di trasporto ad alta capacità, senza escludere quelle su gommaPedemontana rappresenta un’opera urgente per i tanti pendolari che ogni giorno, da decenni, son costretti a combattere con code, rallentamenti, inquinamento – aggiunge – e più in generale subiscono uno scadimento generale della loro qualità di vita. Fuori dai palazzi romani, qui in Brianza, esiste un popolo che ogni mattina si alza e ‘tira la lima’. Non se ne può più delle chiacchiere, è finito questo tempo. Adesso si trovino risorse e si giunga ad una soluzione se possibile condivisa e compatibile con le esigenze di tutti».

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.