Economia

Le potenzialità della blockchain una garanzia di crescita per il settore della finanza

Come precisato in occasione del World Economic Forum nel giro di otto anni il 10% del Pil mondiale sarà prodotto direttamente da attività legate alla blockchain

Abstract Cyberspace Concept

La gestione del risparmio passa sempre di più attraverso le nuove tecnologie.

I consulenti aiutano il risparmiatore a costruire portafogli adeguati in un mondo in cui sta crescendo, ad ampie falcate, la consulenza robotizzata ed una tutela del risparmiatore più mirata.

L’argomento è stato al centro di un ampio dibattito anche in occasione del Salone del Risparmio tenutosi recentemente a Milano, un evento di grande respiro che ha reso noti i numeri della raccolta netta del risparmio nel 2017.

Numeri di grande portata che hanno permesso al settore di raggiungere quota 97,5 miliardi.

La blockchain, nata per garantire le transazioni dedicate alle criptovalute, può essere applicata al settore della finanza così come all’industria del risparmio gestito per farlo crescere adeguatamente, ridurre i costi e regalare maggiore efficienza.

Dalle nuove tecnologie benefici al segmento della trade finance

Oggi gli attori della finanza valutano attentamente la mole di benefici che la blockchain potrebbe essere in grado di regalare al settore, benefici che sono diretta conseguenza dell’utilizzo delle nuove tecnologie ad esempio nel segmento della trade finance.

La blockchain porterebbe alla riduzione degli intermediari, accelerando i processi e le operazioni di supervisione dei sistemi, rendendo marginali gli errori e permettendo un accesso facilitato.

Le potenzialità di cui gode la blockchain sono davvero notevoli.

La lettura delle stime, emerse in occasione World Economic Forum, ci permette di capire che nel giro di otto anni il 10% del Pil mondiale sarà prodotto direttamente da attività legate alla blockchain.

La consulenza robotizzata ottima per il breve termine, debole nel lungo termine

La tecnologia consente di utilizzare nuovi strumenti nel settore della finanza, un esempio su tutti è quello proposto dalla consulenza robotizzata, messa in campo già da diverse società che si occupano di intermediazione.

All’interno dei mercati finanziari cresce la presenza dei robot per la gestione delle operazioni e diminuisce la consistenza degli umani.

A riprova della variazione epocale, come si legge in un articolo pubblicato dal Financial Times, a Wall Street l’algo-trading nel forex costituisce ormai il 60% dei volumi.

L’uso di robot permette di automatizzare anche il trading on line.

Un esempio su tutti è quello garantito da una piattaforma multi-asset di nuova generazione come MetaTrader 5, realtà in Swissquote.

Parlando di efficienza dei robot gli stakeholder di settore precisano però che le ‘macchine’ sono un valido supporto laddove si tratta la gestione quotidiana e gli scambi giornalieri ma non possono sostituire gli esperti quando si tratta di pianificare a lungo termine il portafoglio e gli investimenti di un’azienda o di un singolo.

Nelle operazioni a breve termine i trading robot hanno la capacità di analizzare le informazioni raccolte in men che non si dica, ed è per questo che offrono risposte adeguate.

Ma al contrario i robot risultano estremamente deboli negli scenari a lungo termine perchè non possono prevedere novità che non sono supportate da dati certi, novità che intervengono solo in seguito alle scelte messe in campo dagli uomini, come possono essere le valutazioni politiche ed economiche.

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