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Compravano droga dalla ‘ndrangheta e la rivendevano al Nord: 23 arresti

Operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Milano: sgominata banda di spacciatori, accusati anche di ricettazione, porto illegale e detenzione abusiva di armi

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Compravano la droga dalla ‘ndrangheta calabrese e dall’estero e poi la rivendevano nel nord Italia, non risparmiando la Brianza. Centinaia di chili di cocaina, marijuana e hashish sono stati sequestrati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Milano, che dalle prime ore dell’alba di oggi giovedì 3 maggio sono impegnati in una brillante operazione nelle province di Milano, Como, Monza e Brianza, Novara, Reggio Emilia, Savona, Torino e Varese.

Ventitre le persone arrestate, tutte italiane, di cui 16 portate in carcere, 6 agli arresti domiciliari e una sottoposta all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano. I membri del gruppo di malviventi, infatti, sono ritenuti responsabili a vario titolo di cessione di sostanze stupefacenti, ricettazione, porto illegale di armi comuni da sparo, detenzione abusiva di armi e munizioni e intestazione fittizia di beni.

Nel corso dell’indagine sono state arrestate in flagranza di reato 11 persone e sequestrati 305 chilogrammi di sostanze stupefacenti, 2 pistole, 2 fucili e più di 8mila euro in contanti.

L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano e avviata nel dicembre del 2015, costituisce lo sviluppo, sul fronte dello spaccio, di un’altra investigazione, dalla quale era emerso come l’area milanese fosse stata individuata quale base logistica per la realizzazione di traffici di droga.

Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di individuare gruppi criminali ben organizzati, divisi in “batterie”, che si rifornivano di cocaina da soggetti di origine calabrese, contigui alla ‘ndrangheta, nelle province di Milano e Torino. L’hashish e la marijuana venivano invece acquistati sia direttamente in Spagna, sia da cittadini nordafricani operativi nel capoluogo meneghino e nell’hinterland.

Lo stupefacente veniva occultato all’interno di appartamenti e garage dedicati e, dopo la fase di taglio e confezionamento, gli indagati ne gestivano la redistribuzione in Lombardia, Piemonte e Liguria, raggiungendo un elevato numero di acquirenti, anche con consegne presso il proprio domicilio.

Oltre all’arresto dei 23 indagati, durante l’esecuzione delle misure è stato sottoposto a sequestro preventivo un centro estetico di Legnano.

(Ultimo aggiornamento giovedì 3 maggio ore 14.00)

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