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Autodromo, venerdì l’udienza sui fondi neri delle sponsorizzazioni

La Procura di Monza ha inoltre smentito che le indagini abbiano subito ulteriori sviluppi.

guardia di finanza - 12 mb

È prevista per venerdì in Tribunale a Monza l’udienza preliminare per nove indagati nell’inchiesta della Procura di Monza, svolta dalla Guardia di Finanza, su un presunto giro di frodi fiscali e riciclaggio di denaro, nel quale sarebbero finite anche le sponsorizzazioni di team e piloti di Formula Uno e Rally, passando attraverso tre livelli internazionali di società offshore e fiduciarie, conclusasi lo scorso anno con l’arresto di cinque imprenditori, tre italiani (di cui uno residente a Dubai, uno a Londra e uno in Brianza) e due svizzeri, tra gli 82 inizialmente indagati a vario titolo a Monza (alcune posizioni sono state archiviate, altre trasmesse agli uffici giudiziari di competenza) per associazione a delinquere, frode fiscale e riciclaggio per un importo complessivo di 75 milioni di euro.

Nell’inchiesta finirono anche 85 società, che tra il 2007 e il 2014 avrebbero emesso false fatturazioni ad altre società coinvolte nel raggiro, di fatto beneficiando dell’abbattimento dell’imponibile. Stando all’inchiesta tre società inglesi, la “Ara Service l.t.d”, la “Proflexy Service l.t.d” e la “Ad Evolution”, sponsor delle corse automobilistiche, avrebbero pagato con parte del denaro fraudolento, le sponsorizzazioni di ignari piloti e team dei campionati automobilistici.

A gestire la presunta associazione a delinquere, secondo l’inchiesta, sarebbero stati gli imprenditori L.P.,piacentino di 61 anni residente a Dubai, arrestato su mandato di cattura internazionale ma mai estradato, E.R., 51 enne di Lissone, I.V., pescarese residente a Londra di 41 anni, A. B., 60 anni svizzero, e A. S., Italo svizzero di 49 anni residente a Dubai. Le posizioni di altri sette italiani indagati a piede libero (non per associazione a delinquere), sono state invece trasmesse per competenza alle Procure in alcune province in Veneto, Friuli, Lazio, Calabria e Sicilia.

La Procura di Monza ha inoltre smentito che le indagini abbiano subito ulteriori sviluppi, per la propria competenza, dalla chiusura dell’inchiesta. Venerdì, il Gup Emanuela Corbetta, deciderà anche in merito alle richieste di patteggiamento e riti alternativi presentate da alcuni degli indagati.

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