Politica

Monza, recupero delle aree dismesse: il comune taglia i costi e accorcia i tempi

Favorevoli rispetto alla tematica i rappresentanti del Partito Democratico. Un pro che cela però alcune perplessità.

comune di monza mb new

Incentivare il recupero delle aree dismesse. Come? Attraverso l’applicazione di alcuni sconti ai privati sugli oneri di urbanizzazione, e la riduzione delle tempistiche di realizzazione. Questi i due punti fondamentali degli oggetti approvati ieri sera dal consiglio comunale di Monza per ridare nuovo volto alle aree abbandonate in città.

“Sono molto soddisfatta, sia a titolo amministrativo che personale. Ho sempre creduto, infatti, che pubblico e privato debbano lavorare fianco a fianco e non su fronti contrapposti. Soprattutto in questa fase di incertezza economica, il comune deve essere al fianco di chi investe. In soli tre mesi dalla istituzione del tavolo per lo sviluppo di Monza, siamo riusciti a dare vita alle quattro azioni amministrative più significative che il mercato aspettava. – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Martina Sassoli –  Come stato detto in aula, si tratta di delibera di buon senso, con cui il Comune accetta la sfida di premiare gli interventi di qualità eliminando i tempi morti, velocizzando dunque gli iter burocratici. La votazione di ieri sera è senza dubbio un segnale fortissimo che il Comune di Monza sta dando agli operatori e agli investitori privati, attraverso i forti incentivi economici che abbiamo voluto riconoscere sul fronte degli investimenti per noi più importanti: efficientamento energetico, attività produttive, commercio di vicinato, recupero delle aree dismesse, creazione di posti di lavoro sono per noi gli obiettivi insindacabili per un rilancio vero della città. Ora la palla è in mano ai privati che, da oggi, sanno di poter contare su un Comune che vuole essere al loro fianco nel disegnare il futuro della città”.

Favorevoli rispetto alla tematica i rappresentanti del Partito Democratico. Un pro che cela però alcune perplessità tanto da portare i membri dell’opposizione all’astensione dal voto in aula: “Penso che nonostante queste delibere l’ente locale abbia poche possibilità di far ripartire le aree dismesse. Apprezzabile lo sforzo nel voler accelerare gli adempimenti, ma resta da capire se tutto ciò sarà fattibile – ha spiegato il consigliere Egidio Longoni – Questo perché molto dipende dagli operatori”.

Il tema dei temi? Per Longoni sarebbero le bonifiche: “Che rappresentano un costo importante nel rilancio delle aree dismesse. Gli operatori non sempre sono disposti ad accollarsi le spese. Ci vorrebbe un Governo che prende per mano la nazione sull’incentivo alle bonifiche in queste aree. Queste tempistiche, inoltre, non tengono conto di un altro aspetto, ovvero i pareri dell’Arpa ed altre questioni di carattere normativo”.

Intanto prosegue il tour dell’Amministrazione nelle aree dismesse della città. Dopo il sopralluogo alla ex Pagnoni di via Sempione, che da ex fabbrica potrebbe diventare una palestra ad uso scolastico, la prossima tappa sarà l’area Garbagnati.

 

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