Politica

Cogliate, due trentenni in corsa per le elezioni comunali

Vincenzo Di Paolo ("Uniti per Cogliate") e Andrea Basilico (Lega Nord) sono i due candidati alle elezioni comunali del 10 giugno.

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Sono due trentenni i candidati in corsa per le elezioni amministrative del 10 giugno a Cogliate: Vincenzo Di Paolo (lista civica “Uniti per Cogliate”) per l’amministrazione uscente di centrosinistra, e Andrea Basilico (Lega), per lo schieramento di centrodestra. Di Paolo prende il posto dell’attuale sindaco Giuseppe Minoretti, che già nel 2013 aveva espresso l’intenzione di non prolungare l’incarico oltre il primo mandato, anche se continuerà a portare il suo contributo e la sua esperienza all’interno del gruppo. Basilico, invece, che si era presentato come candidato già 5 anni fa, stavolta può contare anche sul supporto della lista civica “Per Sandalmazi”, nata nel 2009 a seguito di una spaccatura all’interno della Lega. Entrambi consiglieri comunali, praticamente coetanei (Di Paolo compirà 30 anni proprio il giorno delle elezioni, Basilico ne ha due in più), rappresentano idee diversissime, se non opposte, di politica, ma, anche se i programmi ufficiali non sono ancora stati presentati, i due avversari esprimono desideri abbastanza simili per la propria città: vorrebbero una Cogliate più sicura, partecipata e vivibile. E se Basilico punta il dito contro «gli spacciatori nel parchetto di fianco all’asilo» contro cui «nessuno ha mai mandato nemmeno una pattuglia», Di Paolo afferma: «C’è da costruire un percorso di condivisione che faccia sentire tutti sempre più protagonisti della vita della propria comunità. Per fare questo, occorre intervenire sulla riqualificazione degli spazi pubblici, per permettere che siano ancora più vivibili, vissuti, sicuri».

ANDREA BASILICO – «Dopo 5 anni di amministrazione Minoretti e, prima ancora, quasi 3 anni di commissario, siamo alla paralisi totale – accusa Basilico -. Hanno fatto poco o nulla, e quel poco lo hanno fatto male, come la riqualificazione di viale dei Caduti, un intervento faraonico che è costato 280.000 € e che ha avuto pure un ritardo di un anno e mezzo per un errore nella progettazione. O come la riqualificazione di via Marconi: hanno speso 150.000 €, l’asfalto si è rovinato con la prima pioggia, e non hanno nemmeno eliminato le barriere architettoniche». Basilico parla anche dell’opportunità sfumata di utilizzare l’avanzo di amministrazione (pari a circa 2 milioni): nonostante ci fossero appena 20 giorni di tempo, l’amministrazione avrebbe insistito per puntare sul progetto di una palestra, troppo dettagliato per poter essere presentato e approvato entro il termine. L’ultima goccia è stata forse la bolletta Eni da 500.000 €: «Non si sono accorti che per anni le bollette erano eccessivamente basse: ora è arrivato il conguaglio e ne hanno pagato una parte, ma quel che resta andrà a pesare sulla nuova amministrazione. Minoretti lascia 320.000 € di debiti, 170.000 ancora da pagare a Eni, e 150.000 per una causa che è stata persa». Per ripartire, il candidato leghista vorrebbe puntare sul senso di comunità: «Vorrei inoltre recuperare il rapporto umano con cittadini e associazioni, che è venuto del tutto a mancare in questi anni, e vorrei rendere il paese più vivo, con più attenzione ai negozi e alle associazioni, ma anche con manifestazioni e altre attività. Ho detto la stessa cosa quando mi sono candidato 5 anni fa: la situazione, purtroppo, non è cambiata». E propone già un progetto «dal costo irrisorio» e dal nome che unisce inglese e dialetto, “I love Sandalmazi”: «Un sito internet, declinato anche in formato cartaceo e sui social, con riferimenti ed elenchi dei servizi forniti per far conoscere a tutti i cogliatesi le attività locali. Anche con queste cose si fa vivere la città».

VINCENZO DI PAOLO – «Ho accettato la proposta di guidare questo nuovo percorso che vuole tenere insieme continuità e rinnovamento» dichiara invece Di Paolo, che ha esordito in consiglio comunale nel 2009. Il candidato di “Uniti per Cogliate” difende con decisione l’operato di Minoretti, nonostante ammetta che «non sono stati anni semplici», soprattutto a causa della paralisi del commissariamento e delle ristrettezze economiche. «In questi cinque anni è stato fatto un buon lavoro su diversi fronti, sono state gettate le basi per progetti che possono essere ancora migliorati e sviluppati ulteriormente, ma – aggiunge – siamo consapevoli che c’è ancora molto lavoro da fare. Siamo riusciti a portare avanti interventi importanti soprattutto sulla manutenzione delle strade e sull’edilizia scolastica, e si è dato nuovo slancio a progettualità nel campo della cultura, dell’istruzione e del sociale». Il programma di Di Paolo punterà sulla continuità, nel nome della concretezza e della voglia di fare, anche al di là delle ideologie politiche. «È necessario proseguire i lavori prioritari di riqualificazione di strade e marciapiedi per superare le situazioni più critiche, con una maggiore attenzione agli arredi urbani, alle piste ciclabili, alla cura dei parchi e del centro».

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