Momenti drammatici. L’ennesimo misfatto. Vittima innocente, un cane. Una labrador di 4 anni avvelenata nel suo giardino. “La mia Luna ha sofferto terribilmente”. Queste le drammatiche parole della padrona Gisella Cau, residente a Varedo.
Era il 9 marzo. Secondo la ricostruzione dei fatti a Luna è stato dato del veleno per topi, mentre si trovava nel giardino della propria abitazione situata tra via Dante e via Pascoli a Varedo. “Quando sono rincasata la sera – spiega Angela – ho notato che Luna faticava a respirare. Poco dopo ha cominciato a perdere sangue dal naso”. Uno spavento terribile. La corsa a Palazzolo per giungere alla clinica veterinaria Nord Milano, situata all’uscita della Milano Meda. La visita e poi la drammatica diagnosi. La dottoressa F. Saita riconosce l’avvelenamento. Iniziano le cure. La corsa per salvarla. Purtroppo non c’è niente da fare. Un’emorragia interna. Il cuore e i polmoni sono ormai collassati. Luna va in arresto cardiaco.
Gisella non sa darsi una risposta. Non se ne capacita. Come potrebbe del resto? “Quel giorno – spiega – non l’avevo ancora portata fuori e quindi non può averlo mangiato in giro”. Un motivo non c’è. Non può esistere, ma se sia stato un vicino oppure un passante, questo non è dato saperlo. “Luna era molto affabile – chiarisce la proprietaria – e si avvicinava facilmente alle persone anche dal cancello di casa. Tutti la conoscevano. Tutti la coccolavano”. Fidarsi, di un estraneo, è stata la sua sfortuna.
Tempestiva la denuncia ai carabinieri contro ignoti. Ma il colpevole ancora non c’è. “Il mio intento principale – chiarisce Angela – è quello di avvertire tutti i padroni di cani di fare attenzione. Non lo auguro a nessuno – conclude – perché è stata una cosa dolorosissima vedere la mia Luna soffrire in quel modo”.