Si chiude ScientificaMENTE: Collegio Villoresi punto di riferimento per la cultura scientifica

Dopo le conferenze aperte con i ricercatori, la settimana della scienza si è conclusa con esperimenti, giochi ed attività per grandi e piccini.

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Nella mattina di sabato 10 marzo, con un clima di festa si è conclusa ScientificaMENTE, la settimana della scienza del Liceo Villoresi. Docenti e studenti dell’istituto paritario hanno accompagnato i visitatori, adulti e bambini, in un viaggio nel mondo della ricerca, il tutto giocando e scoprendo animali, esperimenti e teorie.

“Le conferenze aperte con i professori Rizzolati, Maffei e Rossetti, scienziati-ricercatori di fama mondiale, hanno riempito l’aula congressi dell’istituto nei giorni di lunedì 5, mercoledì 7 e venerdì 9″ ha raccontato la vicepreside Elisa Recalcati.

E così, fra spettacolo e metodo, l’evento di settimana scorsa ha chiuso l’iniziativa coinvolgendo i partecipanti nelle attività più disparate, tutte accomunate dal pensiero scientifico.

In particolare, in palestra, Massimo Giuriola coordinatore sportivo del liceo, assieme agli allenatori della Palestra del Calcio e in collaborazione con la rivista Scienza & Sport, hanno stimolato i riflessi dei partecipanti. Col supporto di luci a intermittenza, l’esperimento si è trasformato in gioco. Una specie di “ruba bandiera 2.0” che ha permesso di studiare la stimolazione visiva su base scientifica in maniera divertente e innovativa. Questo metodo, infatti comincia ad essere adottato anche negli allenamenti di serie A per sviluppare la percezione dei giocatori.

Un altro tipo di sfida era in corso nel cortile del Villoresi. Qui, cinque gruppi da 4 elementi ciascuno, formati da studenti dei diversi indirizzi scientifici, si stavano scervellando per risolvere un problema: far cadere un uovo da un’altezza di quattro metri, senza farlo rompere. Al vincitore spettavano dei pass per i piani di Bobbio. Gli ingredienti a disposizione per riuscire nell’intento erano dei palloncini, un sacchetto di plastica, acqua, farina e amido di mais. E la conoscenza della fisica. L’amido di mais e l’acqua, infatti, se mescolati nella giusta quantità creano un fluido non newtoniano. La viscosità di questo miscuglio liquido avrebbe permesso all’uovo immerso di non rompersi, avendo una specie di cuscinetto tutto attorno nel momento dell’urto col suolo. Ma non tutti i metodi vincenti sono stati così scientifici. I bambini presenti al lancio hanno infatti premiato i palloncini usati dalla squadra di Massimo, Gabriele, Matteo e Joseph per attutire l’impatto. I docenti, al contrario, hanno preferito la conoscenza fisica di Francesco, Giulia, Beatrice e Francesco che sono riusciti a creare il fluido. Il premio è stato spartito equamente fra le due squadre.

I visitatori più piccoli hanno poi avuto la possibilità di vedere da vicino gli animali presenti nell’istituto. Con la spiegazione del biologo Bernardo Pedroni i bambini si sono avvicinati a rettili, come il serpente falso corallo e le tartarughe, ad anfibi, come rane, rospi e salamandre e hanno perfino tenuto in mano degli insetti stecco. Gli scienziati di domani erano affascinati, sì, ma anche informatissimi. Sapevano, per esempio, che la differenza fra rana e rospo sta nella pelle, liscia quella della prima, ruvida quella del secondo. Oppure sapevano l’etimologia della parola “anfibi”, ovvero “doppia vita”, una nell’acqua e una sulla terra.

Dopo una passeggiata nel parco del collegio, la visita continuava con la preside della primaria Elena Colombo, la coordinatrice Chiara Colombo e la docente di inglese Eleonora Nicotra. I bambini hanno ascoltato con attenzione la presentazione, anche in lingua inglese, di pappagalli, rapaci, cavie, ricci e ghiri. “Grazie al progetto della preside Elena Colombo, gli animali sono parte della vita scolastica degli studenti della scuola materna dell’istituto.”- spiega la coordinatrice della scuola primaria.

Nel frattempo, all’interno delle aule del liceo, i ragazzi dello scientifico presentavano esperimenti ai visitatori.

Usando condensatori e bobine, miniature di quelle del CERN di Ginevra, nella prima classe si studiavano gli elettroni secondo le teorie di Lorentz e Thomson. L’argomento è stato scelto per la tesina dai due presentatori, che spiegavano il fenomeno fisico anche attraverso un video fatto da loro.

La fontana di Erone era la protagonista del secondo laboratorio, dove si analizzava il comportamento dei fluidi. Nella terza aula, infine, due studenti spiegavano come funziona un motore elettrico, regalando anche un mini kit per fabbricarne uno a casa.

“La vocazione scolastica sopratutto scientifica del nostro istituto ha spinto alla realizzazione di questa iniziativa. – spiega il dirigente scolastico superiore Angelo Castoldi – Siamo molto contenti del risultato e della partecipazione. Il nostro obiettivo sarebbe rendere il Villoresi un punto di riferimento per la cultura scientifica – aggiunge – con i laboratori e le attività possiamo puntare con sicurezza al liceo quadriennale. Un anno in meno di studio, sopperito dalle abilità pratiche che gli studenti svilupperanno.”

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