Attualità

Omicidio-suicidio di Paina di Giussano. “Il ragazzo era un po’ strano”

Alessandro Turati, 28enne presunto omicida di mamma e nonna, era per tutti "un po' strano". Scossi, i vicini parlano di una famiglia normale ed esemplare

alessandro turati detto il baffo

Barba molto lunga, cappotto nero lungo anche d’estate, “sembrava un rabbino”. Così alcuni residenti di Paina di Giussano hanno descritto Alessandro Turati, 28 anni, soprannominato “il baffo”, presunto omicida di mamma e nonna e poi suicida nell’appartamento signorile che con le due donne condivideva in via Ada Negri. Insomma, per tutti era un po’ strano. Ma finora non risulta avesse mai fatto del male a nessuno.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, mercoledì 14 marzo sarebbe stato proprio lui a impugnare due coltelli da cucina con i quali avrebbe ferito a morte le sue congiunte, per poi colpirsi da solo.

«Lo vedevo passeggiare qui in giro – ha raccontato un residente nel quartiere – aveva la barba lunga e teneva sempre addosso questo cappottino nero che gli arrivava ai piedi, anche d’estate. Era un po’ strano, ma più di quello che ho visto non so».

Più prudenti i vicini di casa della mamma di Turati, Monica Cesena di 58 anni, e della nonna, Paola Parravicini di 88. «Una famiglia esemplare, non so cosa dire», ha affermato un’anziana prima di allontanarsi per andare a fare la spesa. «Siamo sconvolti, sono venuta a trovare mia madre ieri, non abbiamo sentito nulla» ha aggiunto una giovane la cui famiglia risiede al piano terra dell’appartamento di via Negri in cui si è consumata la tragedia. «Erano una famiglia per bene, i miei conoscevano bene la mamma di lui, persona splendida».

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