Attualità

Maxi sequestro di cocaina: la Finanza spezza rete spaccio in Brianza

Centinaia di chili avrebbero fruttato guadagni da 35 milioni di euro agli spacciatori.

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Immettevano droga attraverso una vasta rete che collegava la Brianza a Lecco e Como, utilizzando come basi di spaccio anche alcuni locali pubblici. E’ quanto scoperto da una vasta operazione della Guradia di Finanza di Lecco, che nelle scorse ore ha arrestato sette persone, tra cui cinque in provincia di Monza e Brianza. Si tratta di pusher di nazionalità albanese di età compresa tra i 33 e i 68 anni, residenti tra vimercatese, milanese, comasco e Savona e Novara. Sequestrati oltre 950 chilogrammi di droga, destinati ad uno spaccio al dettaglio che avrebbe fruttato agli spacciatori oltre 35 milioni di euro. La droga, cocaina, sarebbe finita nei canali dello smercio a dettaglio di mezza Lombardia, con la ricca Brianza al centro di una delle costole di mercato più floride.

Le indagini sono state avviate, a quanto si è appreso, nel 2015, quando un allora 30 enne albanese residente nel monzese fu fermato ad un posto di controllo a Brescia, con in auto 20 chilogrammi di cocaina e oltre 200 mila euro in contanti. Le fiamme gialle, da allora, si sono messe a seguire “la scia” di polvere bianca, che in poche settimane li aveva portati ad arrestare un altro membro del gruppo criminale, un altro trentenne italiano e residente a Lecco, che da qualche tempo si era trasferito a Merone.

Per tentare la fuga dai finanzieri, l’uomo era montato in auto e aveva tentato di seminarli speronandoli e costringendoli a esplodere colpi di arma da fuoco. Successivamente gli inquirenti sono arrivati ad un altro albanese con base a Nibionno, trentaduenne, fermato in provincia di Lecco e ritenuto uno dei capi della rete. Per lui le manette sono scattate a Verona.

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