Ambiente

Cesano, con la pioggia la Snia diventa una piscina: colpa dei platani

Le radici dei platani ostruiscono i tombini e causano gli allagamenti: ma non si possono tagliare e basta, un decreto ministeriale pretende che sia fatta prima una perizia.

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Ogni volta la stessa storia: basta un po’ di pioggia e via Torre Viscosa si allaga. Succede al Villaggio Snia, quartiere di Cesano Maderno nato e sviluppatosi intorno alla fabbrica omonima: «La situazione si protrae ormai da diverso tempo, causando problemi alla viabilità» denuncia Matteo Gavioli, 31 anni. I cittadini si dividono tra esasperazione («I sindaci passano, le acque delle piogge rimangono», dicono alcuni) e ironia: quelle pozzanghere ormai hanno raggiunto le dimensioni di una piscina.

Il sindaco Maurilio Longhin, d’altra parte, ha, almeno per il momento, le mani legate: colpa di un decreto ministeriale del 2012, “Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione del cancro colorato causato da Cratocystis fimbriata” che tutela i platani. «Il problema degli allagamenti sarà affrontato – promette il primo cittadino -. Abbiamo già fatto intervenire BrianzAcque per degli spurghi, ma per risolverlo definitivamente dovremmo tagliare i platani: le radici ostruiscono i tombini e le chiome si stanno espandendo verso le case vicine. Ma non possiamo procedere normalmente: i platani sono soggetti a un cancro, e prima di intervenire su una pianta bisogna sottoporla a una perizia per accertarne lo stato di salute. Altrimenti, tagliandola, potrebbe trasmettere la malattia ad altri platani».

Dura la critica del capogruppo dell’opposizione Luca Bosio: secondo l’ex candidato sindaco del centrodestra la situazione è drammatica, non solo per la Snia, che definisce “un quartiere abbandonato da Dio e dagli uomini” ma per tutta Cesano. E gli allagamenti sono solo una delle tante cose che non vanno. «L’amministrazione fa vanto di essere e agire in continuità con le precedenti amministrazioni, rispetto alle quali, effettivamente, c’è una pressoché assoluta identità di persone e di intenti politici, ma quello che per loro è motivo di vanto, per noi è motivo di forte preoccupazione – accusa -. Infatti se oggi i cittadini si lamentano di problemi ormai incancreniti, come manutenzione delle strade e del verde pubblico, mancanza di sicurezza, scarsa attenzione ai problemi del commercio, mancanza di interventi significativi in ambito sociale, degrado e droga, la responsabilità non può che essere delle amministrazioni precedenti». Bosio ha poi fatto riferimento al bilancio preventivo approvato dall’amministrazione cesanese: «Hanno detto che avrebbero dedicato più attenzione ai quartieri con un impegno di spesa di 400.000 €: una cifra quasi ridicola in considerazione del numero dei quartieri di Cesano Maderno, della loro estensione territoriale e della gravità delle problematiche presenti – sottolinea -. E anche le risorse, 1.250.000 €, stanziate per la manutenzione ordinaria e straordinaria di strade, marciapiedi, percorsi pedonali e ciclabili, per l’abbattimento di barriere architettoniche e la riqualificazione degli spazi urbani, potranno fare poco, se non in modalità rappezzo: modalità alla quale i cesanesi sono, loro malgrado, abituati da decenni».

In foto, Via Torre Viscosa (per gentile concessione di Matteo Gavioli)

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