Politica

Cesano, biblioteca: stanziati oltre 1mln di euro. Bosio: “Meglio trasferirla”

Trend positivo per i prestiti in entrata e in uscita alla biblioteca civica, grande risorsa per la cittadinanza cesanese. E' arrivato il tempo di renderla più fruibile e moderna, ma c'è chi si oppone all'ampliamento puntando invece ad un trasferimento a Palazzo

biblioteca cesano maderno

Secondo i dati divulgati di recente, la biblioteca “Vincenzo Pappalettera”, negli ultimi anni, è diventata uno dei fulcri della vita cittadina, un luogo di cultura, incontro, apprendimento, confronto, memoria e partecipazione democratica, come dimostra il fatto che è frequentata da più di 200 utenti al giorno, soprattutto giovani. Per questo, l’amministrazione ha stanziato oltre 1 milione di euro per il suo ampliamento e ammodernamento: “Vogliamo realizzare una nuova Biblioteca moderna, che si occupi naturalmente della promozione alla lettura, del prestito e conservazione del patrimonio librario e audiovisivo – fanno sapere dal gruppo politico ViVi Cesano – ma che sia dotata di spazi elastici e flessibili per lo studio, co-working e workshop, con connessione internet veloce e adeguati impianti di riscaldamento e raffrescamento”.

I numeri della biblioteca: risorsa per la cittadinanza

I prestiti annuali, riferiti al 2017, in totale sono stati 56.200 (1.363 in meno rispetto al 2016, pari al 3%), dato che si inserisce nel generale calo dei dati registrato a livello nazionale e internazionale sulla lettura; un valore  che risulta comunque inferiore alla media del sistema BrianzaBiblioteche, dove il calo è stato del 4% In questo quadro generale risulta interessante il dato sui prestiti interbibliotecari: Cesano aumenta del 2,5 % i prestiti in entrata, ossia quelli dei libri provenienti dalle altre biblioteche del sistema e, dato ancor più interessante, del 10% i prestiti in uscita, ossia i libri di Cesano che sono stati richiesti dagli utenti di altre biblioteche. La maggior circolazione dei libri all’interno del sistema segnala l’interesse dei lettori al  servizio allargato, mentre il 10% in più dei libri richiesti a Cesano denota la validità dei libri acquisiti e disponibili nella struttura di via Borromeo.

Il “no” di Luca Bosio: “meglio trasferirla a Palazzo Arese Borromeo”

Il programma triennale delle opere pubbliche prevede 1,5 milioni di euro, stanziati proprio per raddoppiare gli spazi della Civica Biblioteca. Una scelta che è stata illustrata da Celestino Oltolini, vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici anche nel corso delle ultime commissioni. Una scelta che, secondo il capogruppo di “Bosio per Cesano” andrebbe a gravare ancora di più sui conti pubblici: pur ridotto del 40% negli ultimi 5 anni, il debito comunale resta di oltre 20milioni.

La controproposta, dunque, sarebbe quella di trasferire la biblioteca all’interno di Palazzo Arese Borromeo con una spesa decisamente inferiore che si aggirerebbe intorno agli 800mila euro. Insomma un bel risparmio per tutti e, secondo Bosio, “un bel modo per far rivivere il Palazzo”. I conti, però, fanno fatica a tornare secondo l’amministrazione comunale che puntualizza: “si dimentica che  le sale della dimora seicentesca per ospitare questa destinazione dovrebbero essere oggetto di un radicale e costoso intervento di riqualificazione funzionale, non essendo oggi adeguate e sufficienti ad ospitare tutta quella rete di funzioni e attività che vanno oltre il prestito libri – fanno sapere –  le sale della dimora seicentesca per ospitare questa destinazione dovrebbero essere oggetto di un radicale e costoso intervento di riqualificazione funzionale, non essendo oggi adeguate e sufficienti ad ospitare tutta quella rete di funzioni e attività che vanno oltre il prestito libri”.

Nuova biblioteca, un progetto da studiare insieme ai cittadini: l’appello di Tarraso

Alla base delle intenzioni dell’Amministrazione c’è la volontà di ottimizzare le risorse e facilitare gli utenti, tenendo in considerazione che il personale bibliotecario oggi conta quattro dipendenti a tempo pieno ma, entro il 2020, tre di loro andranno in pensione. Una delle prime riflessioni sarà dunque quella di pensare a un nuovo modello di gestione, anche per garantire una maggiore flessibilità di orari e giornate di apertura. “Sono i servizi l’aspetto su cui, in questa prima fase, l’Amministrazione intende focalizzarsi, coordinando un percorso di coinvolgimento della cittadinanza, e in particolar modo dei giovani, finalizzato a recepire le esigenze dei frequentatori e ragionando insieme su quali servizi deve offrire una biblioteca moderna”, fanno sapere da viViCesano.

Insomma, idee molto chiare quelle di Manuel Tarraso, consigliere, che attraverso un comunicato stampa lancia l’appello a tutti i cittadini: ” I prossimi passaggi sono quelli di costituire un gruppo che collabori per l’ideazione della nuova biblioteca. Partiremo certamente coinvolgendo dapprima le realtà che oggi vi operano e i giovani che spesso scelgono di andare a studiare in altre biblioteche fuori comune – scrive – ma ci auguriamo di poter contare anche sul libero contributo del maggior numero di cittadini. Per questo motivo invito chi è interessato a contattarmi.”

 

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