Politica

Seveso, botta e risposta tra Butti e l’ex sindaco Galbiati

Il sindaco replica alle accuse del suo predecessore: si tratta, secondo Butti, di insinuazioni e dichiarazioni vuote e immotivate. Le risposte su amianto, palestre, sottopassi e servizi sociali.

seveso_comune_2017_mb

Guerra tra sindaci a Seveso. Complice l’appuntamento con le elezioni comunali, e forse anche la campagna elettorale per le regionali e le politiche, è scoppiata una piccola polemica tra l’attuale sindaco, Paolo Butti (Pd), e Clemente Galbiati, che ha guidato la città dal 1998 al 2008 con due giunte di centrodestra. A innescare la miccia, alcune dichiarazioni rilasciate proprio dall’ex primo cittadino in merito alla gestione dell’attuale amministrazione. «Avrei anche lasciato perdere – ha premesso Butti – ma il ripetersi di determinate dichiarazioni, non corrette, mi costringe a intervenire: non con intento polemico, ma a difesa dell’ente pubblico e per correttezza di informazione».

L’ex sindaco di centrodestra sembra essersi accanito in particolare contro alcune pratiche di amministrazione quotidiana, come una bonifica da amianto non effettuata in modo corretto e la costruzione delle nuove palestre per le scuole. «Galbiati sostiene che lo smaltimento della copertura in amianto presso la cabina gas di via Cacciatori delle Alpi, svolto da Reti+, sia stata effettuata nel non rispetto delle norme vigenti – dichiara infatti il sindaco -. A tale riguardo comunico che agli atti del Comune è presente una documentazione che dichiara il completo rispetto delle procedure dovute -. E continua, smentendo anche l’accusa sulle palestre, che secondo Galbiati sarebbero state progettate in cemento armato, mentre sarebbe stato meglio farle in legno, per abbassare i costi -: Le progettazioni delle palestre prevedono proprio strutture in legno e prefabbricato, non in cemento armato come dichiarato da Galbiati. Non si capisce a che fonte abbia fatto riferimento, visto che esistono atti pubblici sui progetti approvati e a breve in cantierizzazione».

Ma non è finita. L’ex sindaco ha inoltre accusato Butti sul tema dei sottopassaggi, da sempre considerato “caldo” per i sevesini. Secondo Galbiati, Butti sarebbe colpevole di non aver continuato la conferenza di servizio e aver così causato un allungamento dei tempi: «Ma – replica il primo cittadino – non c’è mai stata alcuna conferenza di servizio a tale riguardo in questi ultimi 5 anni -. E spiega -: Abbiamo chiesto a Regione Lombardia, pochi mesi dopo l’insediamento, di individuare risorse e interventi per risolvere il problema ferrovia. Nel novembre 2015 la Regione ha stanziato 97 milioni sul nodo Seveso per interventi di ammodernamento delle infrastrutture e realizzazione di due sottopassi in territorio di Seveso. Da allora è partita la progettazione parallela di più interventi, tra i quali il sottopasso al confine con Cesano Maderno, la cui progettazione definitiva è in approvazione, e per la quale sarà indetta una gara dei lavori. Nessuna perdita di tempo, dunque, al contrario: dopo l’individuazione delle risorse, e anche prima, continui tavoli di confronto sulle soluzioni che si stanno pianificando».

Infine, i servizi sociali: Galbiati ha affermato che, da sindaco, svolgeva lui stesso il ruolo di tutore, accusando l’amministrazione Butti di aver passato le tutele agli uffici, con conseguenze negative. «Al di là che mi piacerebbe capire dove Galbiati abbia preso determinate false informazioni – premette Butti – ci tengo a precisare che i servizi sociali si stanno quotidianamente occupando in modo professionale dei bisogni dei cittadini. Non so quale numero di tutele avesse in carico Galbiati: io seguo direttamente, con il fondamentale supporto dei servizi sociali, 24 amministrazioni di sostegno, che comprendono, per esempio, attività svolte direttamente da me, come visite domiciliari o presso istituti agli amministrati, confronti con legali, prelievi bancari, pratiche edilizie, e richieste di interventi di manutenzione presso stabili».

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.