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Monza, l’ex Borsa vede la luce: pronto un piano di recupero da 7mln di euro

Lo stabile definito la Pompei brianzola attende un intervento di riqualificazione da oltre 30 anni.

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In occasione della firma del Accordo di Programma sul Parco e Villa Reale dello scorso 15 gennaio era stato molto chiaro riguarda il futuro prossimo dell’ex Borsa: “Quello è un monumento del degrado, una vergogna e lo sistemeremo. I fondi ci sono”. E a quanto pare il sindaco Dario Allevi è stato di parola perché da un recente incontro avvenuto fra lo stesso primo cittadino e una delegazione dell’Istituto d’Arte è emersa la notizia seconda la quale tutto sarebbe pronto per dare via libera all’intervento di recupero della struttura, oramai indispensabile per poter risolvere le croniche carenze di spazio della scuola di via Boccaccio.

L’ex Borsa, definita la Pompei brianzola per la quantità di reperti e opere d’arte che nasconde, è uno dei grandi scandali monzesi. Uno stabile che attende da oltre 30 anni di essere ristrutturato e che invece anno dopo anno è stato lasciato cadere a pezzi.

Lo scorso dicembre gli studenti erano scesi in piazza per protestare contro le condizioni dell’edificio e al loro grido di protesta si era aggiunto anche quello dei genitori, stanchi di aspettare un intervento di recupero che non arrivava mai.

Il 2018, tuttavia, sembra avare regalato una svolta all’iter burocratico del piano di riqualificazione. Dopo una serie di stop and go, l’intervento sembra finalmente arrivato al redde rationem. Il piano prevede un lavoro di sistemazione della durata di quattro anni, forse meno, con un costo di poco superiore ai sette milioni di euro.

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